Sostenibilita': al via progetto per promozione pesce senza mercato
Roma, 11 mar. - (Adnkronos) - Orata o spigola? Nessuna delle due: piuttosto una succosa lampuga, un'argentea spatola, la nobilissima alalunga, o quello che la vera gente di mare ritiene il re dei pesci a carne bianca, il leccio stella. Da oltre un anno, con una passione pari solo alla loro testardaggine, un gruppo di biologi dell'Acquario di Genova e' impegnato nella divulgazione delle specie dimenticate dei nostri mari, ed hanno quindi ideato il progetto "Pesce ritrovato", partito nell'ottobre 2010 e finanziato fino alla fine del settembre 2013: e visto il successo che sta riscuotendo, anche tra ristoratori, coop e soprattutto gli utenti finali sulle loro tavole, potrebbe continuare ancora a lungo. "L'intento principale del progetto -dice all'Adnkronos Bruna Valettini, alla testa del progetto- e' la salvaguardia della biodiversita' marina, promuovendo le specie meno conosciute: le altre sono sovrasfruttate, vale a dire quei pesci che tutti conoscono e tutti comprano al mercato". Ma il bonus vero, che si scopre solo dopo, e' proprio a tavola: le specie selezionate dal progetto (la lista e' su www.fishscale.eu) non solo non hanno nulla da invidiare a quelle piu' conosciute, ma spesso hanno caratteristiche di gusto e anche organolettiche superiori. "Anch'io -dice Valettini- ero una consumatrice tipo, poi mi sono resa conto della realta' di questa situazione. Il consumatore tipo ragiona cosi': non conosce il pesce e quindi non lo compra. E non sa che grosso sbaglio fa..."(segue)