Giglio: Greenpeace, gia' in atto contaminazione relitto, urgente rimozione (3)

(Adnkronos) - "L'esito dei test di laboratorio - aggiunge Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace che ha svolto i campionamenti delle acque del Giglio - non e' allarmante, ma sembra indicare che una contaminazione dal relitto potrebbe gia' essere in atto. Per questo chiediamo che sia adottato al piu' presto il piano di rimozione dello stesso e organizzato il suo smantellamento in terraferma". In un campione di acqua potabile di un esercizio commerciale del porto, sono state trovate tracce di idrocarburi totali pari a 82 microgr/l, spiegano gli ambientalisti. La presenza di queste sostanze, anche se non regolamentate dalla legge (D.Lgs 31/2001), non e' certo indice di buona qualita' dell'acqua. Greenpeace ritiene doveroso da parte delle istituzioni realizzare un'appropriata campagna di monitoraggio sulla qualita' dell'acqua potabile all'isola del Giglio. Dopo ''dieci anni d'inazione sul Santuario'', Greenpeace ha accolto ''con favore l'iniziativa dei ministri Passera e Clini di adottare misure specifiche di tutela con il 'decreto-rotte". ''Ora - aggiungono gli ambientalisti - e' doveroso intervenire anche sulle fonti di inquinamento terrestri e marine e sugli altri pericoli che minacciano l'integrita' di questo ecosistema. La regione Liguria, d'accordo con la regione Toscana, aveva promesso a Greenpeace la convocazione di un 'tavolo tecnico' sul Santuario entro il 29 febbraio, ma la promessa e' stata disattesa. Di fronte all'inattivita' delle Regioni, Greenpeace chiede al Ministro Clini di convocare tutti i soggetti interessati per attivare, nel piu' breve tempo possibile, un confronto che conduca all'adozione di misure concrete di tutela. Non sono necessari altri disastri per pensare seriamente alla protezione del mare''.