Mafia: Rizzotto ucciso con il suo mulo, poi entrambi gettati nella foiba

Palermo, 9 mar. - (Adnkronos) - La difficolta' piu' grande per riuscire a identificare con certezza i resti del cadavere di Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso a Corleone 64 anni fa, e' stata quella di tirar fuori ''il profilo genetico. E' stato piu' semplice poi riuscire a compararlo con il Dna di un congiunto di Rizzotto''. Cosi', Nicolo' Polizzi, responsabile del lavoratorio indagini biologiche della polizia scientifica di Palermo racconta come si e' riusciti a risalire all'identita' di Rizzotto dopo il ritrovamento, avvenuto nel 2009, all'interno di una foiba a Rocca Busambra, nel corleonese. Con Polizzi le indagini scientifiche sono state seguite dal medico legale della polizia Antonella Cacia. Dai primi risultati sembra che Rizzotto sia stato ucciso dalla mafia insieme con il suo mulo. Entrambi sono stati poi gettati nella foiba a circa 50 metri di profondita'. ''Nella foiba c'erano sia ossa umane che animali -spiega Antonella Cacia- questo ha reso piu' difficile ottenere il profilo genetico''. (segue)