Fisco: Sardegna, al via 'Cento piazze in dieci giorni per fermare Equitalia' (2)

(Adnkronos) - ''E' impensabile - ha aggiunto Pili - che una rata di 1.550 euro diventi, con agi e oneri accessori, di 4.315 euro. Questa non e' un'attivita' di riscossione ma un vero e proprio atto di violenza nei confronti del cittadino debitore''. ''La proposta di legge di iniziativa popolare che si affianca a quella parlamentare ha l'obiettivo di ricondurre l'attivita' di riscossione nei limiti costituzionali evocati dalla stessa Alta Corte che ha sostanzialmente ribadito anche in sentenze recenti che la riscossione non deve costare piu' dell'effettivo costo sostenuto per il servizio stesso. Questo - ha proseguito Pili - oggi non avviene, a partire dall'agio sovradimensionato (9%) rispetto al 2% che noi proponiamo come oggettivo e ragionevole. Cosi' come iniqui e illegittimi sono tutti i balzelli che raddoppiano e a volte triplicano il valore capitale del debito''. ''La proposta di legge - ha proseguito il parlamentare del Pdl - illustrando la manifestazione partita stamane da piazza Jenne a Cagliari - vuole perseguire un obiettivo funzionale e utile anche allo Stato. Una riscossione vessatoria e iniqua finisce per far morire le imprese e lo stesso cittadino debitore. Se si strozza il debitore con ulteriori carichi onerosi per giunta non dovuti si porta l'impresa al fallimento. Lo Stato in quel caso perde tre volte: perde la quota capitale del debito, perde il prodotto interno lordo dell'impresa fallita e si trova, infine, sulla groppa nuovi disoccupati e nuovi disagi sociali. Far fallire le imprese non deve essere la missione dello Stato, ma semmai il contrario''. (segue)