Governo: caso Riccardi, nel Pdl prevale 'linea colombe', no a sfiducia
Orvieto, 9 mar. (Adnkronos) - ''Riccardi ha sbagliato, ma e' stato un incidente, il caso e' chiuso'', dice un ex ministro azzurro. Il Pdl, riunito a Orvieto per la seconda giornata della Scuola di formazione politica, e' pronto a 'perdonare' il 'fuori onda' del ministro dell'Integrazione. Secondo fonti pidielline, i vertici di via dell'Umilta' (dopo aver valutato la lettera dei 46 senatori con la richiesta di dimissioni di Andrea Riccardi) avrebbero deciso di non insistere sulla sfiducia, pur rimanendo tutte le perplessita' sul modo di procedere di alcuni ministri tecnici, a cominciare dal Guardasigilli, Paola Severino, accusato di aver fatto un vertice sulla giustizia con Udc e Pd senza invitare il partito di maggioranza relativa. Niente sfiducia, dunque, la tenuta del governo Monti non e' a rischio, continua la lealta' verso i tecnici. Ma, avvertono fonti pidielline, ''non dovra' piu' capitare un nuovo caso Riccardi''. Allo stato, una decisione sulla vicenda non e' stata ancora presa: come sempre, si affrontano due scuole di pensiero, i 'falchi' e le 'colombe', ma dovrebbero prevalere queste ultime (a breve potrebbe esserci una nota in proposito). Angelino Alfano, insomma, di comune accordo con Silvio Berlusconi (che oggi dovrebbe rientrare a Milano dopo il viaggio lampo in Russia), starebbe mediando, insieme ai capigruppo e ai coordinatori, per evitare nuove fbrillazioni e trovare una soluzione condivisa, pur ribadendo la linea dura espressa ieri nel suo intervento di apertura della 'tre giorni' umbra: ''Siamo leali a Monti ma con la schiena dritta, non saranno Pd e Udc a dettarci l'agenda''. Non a caso, Gianfranco Rontondi spiega: ''Con Riccardi penso sia avvenuto un equivoco. Sono personalmente testimone dell'apprezzamento che il ministro ha per Alfano, lo ha piu' volte espresso anche a me''.