8 marzo: Sassari, intesa Comune-carcere per inserimento bimbi in servizi prima infanzia
Sassari, 8 mar. - (Adnkronos) - Il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau e il Direttore del carcere cittadino di San Sebastiano, Francesco D'Anselmo, hanno sottoscritto un Protocollo d'Intesa per l'inserimento dei bambini in eta' compresa tra i 3 e i 36 mesi presenti, loro malgrado, con le loro madri detenute nella casa circondariale, nei servizi per la prima infanzia del Comune o nelle strutture private convenzionate. All'incontro con i giornalisti, nel carcere, erano presenti il Garante dei detenuti, Cecilia Sechi e le operatrici dell'Area Pedagogico-trattamentale del carcere e quelle del Servizio Politiche Educative per l'Infanzia del Comune. La sottoscrizione del documento nasce con l'obiettivo di migliorare la qualita' della vita dei bimbi costretti a vivere di fatto come detenuti, attraverso il loro inserimento nei servizi socio educativi per la prima infanzia del Comune di Sassari o nelle strutture private convenzionate. Al dicembre del 2010 in Italia erano circa 74 i bambini tra 0 - 3 anni rinchiusi negli istituti penali: un'incidenza elevata che ha portato nel 2011 il Governo a varare la legge 62 che prevede l'istituzione di case protette per detenute con figli. L'unico comune italiano ad aver costituito una casa protetta e' quello di Milano. Il 36% dei detenuti nei carceri italiani sono genitori e 50 mila i minori figli di detenuti. Sassari e' l'unico comune sardo a siglare un accordo di questo tipo. In Italia citta' come Genova, Torino e Venezia hanno gia' sottoscritto un protocollo d'intesa per consentire ai bambini e alle bambine di frequentare un nido ''esterno'' e uscire quindi per qualche ora dalle case circondariali dove sono detenute le mamme. Solo il carcere di Rebibbia a Roma ha al suo interno un nido. (segue)