'Ndrangheta, 34 assoluzioni e oltre 90 condanne al processo 'Crimine'

Reggio Calabria, 8 mar. - (Adnkronos) - Trentaquattro assoluzioni e oltre 90 condanne sono state pronunciate dal gup di Reggio Calabria, Giuseppe Minutoli, al termine del processo Crimine che è stato celebrato con il rito abbreviato. La maxi inchiesta aveva portato a oltre 300 arresti il 10 luglio 2010 insieme all'operazione 'Infinito' della Dda di Milano. Tra le pene più importanti c'è quella di Giuseppe Commisso, condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione. Fondamentali per le indagini erano state le intercettazioni nella sua lavanderia a Siderno, nella Locride, dove parlava di 'ndrangheta pensando di essere al sicuro. Tra i personaggi chiave dell'indagine c'è Domenico Oppedisano, considerato dai magistrati della Dda di Reggio Calabria il ''capo crimine'', ovvero una figura di congiunzione tra i tre ''mandamenti'' jonico, centro e tirrenico e con le altre locali di 'ndrangheta installate nelle regioni del Nord Italia e all'estero. Il gup lo ha condannato a 10 anni di reclusione ( i pm avevano chiesto la condanna a 20 anni). Le condanne inflitte dal gup Minutoli sono sensibilmente più basse rispetto a quelle richieste dalla Procura. ''Novanta condanne non sono poche'', è stato il primo commento del procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Michele Prestipino. I magistrati che hanno assistito alla lettura del dispositivo non sembravano inizialmente soddisfatti, sentendo la pronuncia di 34 assoluzioni. Più tardi però una nota della procura ha precisato che è stata confermata la base delle indagini, ovvero l'unitarietà della 'ndrangheta come organizzazione mafiosa e ''l'esistenza di un organismo di vertice, sia pure in termini diversi da Cosa nostra siciliana e l'espansione della 'ndrangheta fuori dai confini della Calabria in importanti zone del nord Italia ed all'estero''. Le oltre novanta condanne si riferiscono agli affiliati delle principali cosche reggine. ''Sotto questo profilo, quindi - ha aggiunto il procuratore Giuseppe Pignatone - non possiamo che essere soddisfatti di questo ulteriore riconoscimento della validità della ricostruzione, emersa grazie a indagini basate su intercettazioni, riprese video e accertamenti della polizia giudiziaria''. Per ogni altro commento i magistrati attenderanno il deposito delle motivazioni, il cui termine massimo è stato fissato dal gup Giuseppe Minutoli in novanta giorni.