Lecce: morto in incendio per frode assicurativa, arrestati presunti mandanti (2)
(Adnkronos) - Gli inquirenti hanno concentrato la loro attenzione su tutte le persone che avevano (o avevano avuto) a che fare con la gestione del negozio. Dal 2008 i titolari erano stati prima i coniugi Schipa, con il marito all'inizio socio di minoranza, e poi la sola signora Bianco fino al 2011 quando quest'ultima aveva ceduto l'intera attivita' a De Angelis. Era stata anche stipulata una polizza assicurativa di durata annuale che tra eventuale incendio dei locali e del contenuto arrivava a una somma massimale di 450 mila euro. Gli inquirenti hanno rintracciato anomali prelievi e versamenti effettuati dalla Bianco durante la scorsa estate relativi al conto corrente del negozio Sogni, a dimostrazione del fatto che, nonostante avesse ceduto la societa', di fatto continuava ad amministrarla. Peraltro la signora Bianco aveva venduto a De Angelis l'attivita' a un prezzo davvero irrisorio e cioe' appena 10 mila euro. In precedenza un altro negozio, Miro, di cui era amministratore unico la ignora Bianco, era stato ceduto alla figlia di De Angelis, la quale ne aveva pagato solo parzialmente il prezzo senza che la vecchia proprietaria agisse in sede giudiziaria per l'insolvenza. Questo ha alimentato il sospetto negli inquirenti che De Angelis in realta' era un prestanome. Si e' scoperto poi, grazie ad alcuni testimoni, che tra la vittima e Schipa c'era un forte rapporto di amicizia, oltre che di lavoro. Spesso erano stati visti insieme. (segue)