Svizzera: domenica il Referendum sull'aumento ferie a 6 settimane

Berna, 8 mar. - (Adnkronos/Dpa) - E' atteso con ansia il referendum dell'11 marzo in Svizzera sull'aumento da 4 a 6 settimane di ferie annuali per tutti i lavoratori. Il governo elvetico da' diritto ai suoi cittadini a 4 settimane di ferie all'anno e i sindacati, dopo la raccolta delle oltre 100.000 firme necessarie, hanno proposto un referendum per allungare le vacanze riconosciute da 4 a 6 settimane. La crescente competizione, i progressi tecnologici e la globalizzazione hanno reso il lavoro piu' duro, "molti impiegati si ammalano a causa dell'aumento del carico di lavoro. Questo distrugge famiglia, vita e tempo libero", afferma Therese Schmid, portavoce del sindacato Travail.Suisse, promotore dell'iniziativa. Le aziende, dall'altro lato, avvertono che l'inevitabile aumento del costo del lavoro che tale iniziativa determinera', costringera' inevitabilmente le aziende a trasferire la produzione nelle euro zone in cui costera' meno, causando come effetto devastante la riduzione di posti di lavoro. Molte le campagne pubblicitarie ad effetto per contrastare l'esito positivo del referendum. Si va dai tabelloni disseminati ovunque che recitano lo slogan "Piu' vacanza=meno lavori", a spot televisivi che mostrano pazienti da soli in sale operatorie, in attesa di interventi che, causa "riduzione del personale per le nuove disposizioni sulle vacanze", dovranno aspettare 2 settimane in piu'. Le campagne pubblicitarie condotte finora, a caro prezzo, da imprenditori, conservatori e social-democratici, potrebbero tuttavia ripagare gli sforzi e le risorse economiche impiegate per contrastare l'iniziativa popolare di aumento delle ferie. Un recente sondaggio della televisione elvetica Srg ha infatti svelato che il 63% della popolazione si dichiara contrario all'iniziativa per timore delle ripercussioni che potrebbero esserci sull'economia.