Lavoro: Consiglio Toscana dice no a dimissioni in bianco
Firenze, 7 mar. - (Adnkronos) - Dall'Assemblea toscana si e' levato un appello per dire no alle dimissioni in bianco. Questo l'obbiettivo della mozione - firmata dalle consigliere regionali Daniela Lastri (Pd), Monica Sgherri (FdS-Verdi), Caterina Bini (Pd), Marta Gazzarri (Idv), Lucia Matergi (Pd), Rosanna Pugnalini (Pd), Marina Staccioli (Gruppo misto), Stefania Fuscagni (Pdl) e sottoscritta anche da Vittorio Bugli, capogruppo Pd, Nicola Nascosti (Pdl) e Mauro Romanelli (FdS-Verdi) - e approvata all'unanimita' dall'aula. Un atto per ribadire l'impegno del Consiglio nel contrastare una pratica, diffusa anche in Toscana, che ostacola la libera scelta di maternita'. Il fenomeno delle dimissioni in bianco - si legge nella mozione - ''interessa circa due milioni di lavoratrici e lavoratori italiani, ma soprattutto le donne in eta' fertile, in una percentuale del 60 per cento ed e' diffuso su tutto il territorio nazionale''. La legge nazionale 188/2007 obbligava a usare moduli numerati progressivamente per i licenziamenti, in modo da impedire la compilazione prima dell'effettivo utilizzo. Quella legge e' stata abrogata nel 2008. Primo obiettivo della mozione e' il ripristino delle norme abrogate. Nell'atto si chiede alla Giunta regionale anche l'impegno a verificare che in Toscana, ''negli appalti per beni e servizi sottoscritti, non si ravvisino situazioni di richiesta di dimissioni in bianco'' e ad ''inserire nei bandi di gara di appalti di beni e servizi, clausole per le quali, in caso di verificata richiesta di dimissioni in bianco, sia prevista la rescissione dell'appalto''. La mozione - come recita l'impegno finale - sara' inviata al Presidente del Consiglio, ai ministri del Welfare e delle Pari opportunita', ai presidenti delle commissioni lavoro e ai capigruppo di Camera e Senato.