Beni culturali: direttore sito, non c'e' degrado a Santa Lucia di Mendola

Roma, 6 mar. (Adnkronos) - ''Non c'e' degrado nel complesso monumentale di Santa Lucia di Mendola. Il sito non e' accessibile perche' essendo scavato nella roccia va messo in sicurezza, e per farlo servono un progetto, che attualmente per questo sito non c'e', e dei fondi''. E' quanto afferma all'Adnkronos Lorenzo Guzzardi, responsabile del Parco Archeologico di Eloro al cui interno ricade il sito monumentale di Santa Lucia di Mendola, a pochi chilometri da Noto. A lanciare l'allarme con un'interrogazione all'Ars, e' stato il parlamentare regionale siciliano del Pdl Vincenzo Vinciullo, chiedendo inteventi urgenti a salvaguardia del complesso e per consentirne la fruibilita' turistica. ''Condivido l'appello di Vinciullo -chiarisce Guzzardi- e mi pare importante. Anch'io mi sono attivato con il comune di Noto per un progetto di valorizzazione dei siti archeologici di competenza del Parco e di conseguenza anche di Santa Lucia del Mendola. Il sito -spiega il direttore- e' per una parte, quella che riguarda la basilica ipogea, di competenza della Regione Siciliana, e per quella che riguarda l'attuale chiesa e l'antico romitorio, che ha subito diversi crolli, di proprieta' della Curia di Noto. L'Abbazia normanna, invece, e' tutta da scavare e non sappiamo ancora dove ricade, se nel territorio del Parco o in quello della Curia''. ''E' chiaro -sottolinea Guzzardi- che serve un progetto di messa in sicurezza della basilica ipogea, attualmente chiusa perche' non si puo' rischiare di aprire ai flussi turistici un sito scavato nella roccia quasi duemila anni fa''. Il complesso infatti comprende una rete di catacombe ed e' sempre stato legato al culto di Santa Lucia, diversa dalla martire siracusana che tutti conoscono. Era una vedova romana dello stesso periodo che, insieme a San Geminiano, e' arrivata in questa zona nel IV secolo e vi ha trovato il martirio e la morte. Il terremoto del 1693, che colpi' tutta la Val di Noto, fece crollare l'Abbazia bizantina e, nel '700, fu costruita l'attuale chiesa che pero', nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti, fino all'attuale assetto novecentesco.