Tangenti: inquirenti, mazzette pagate in contanti per la Lega

Milano, 6 mar. (Adnkronos) - Le tangenti per gli esponenti della Lega destinatari, oggi, di avvisi di garanzia da parte della procura di Milano, sarebbero state tutte pagate in contanti e dei soldi quindi, "non e' rimasta traccia". E' quanto emerge negli ambienti giudiziari dove pero' si ritiene "pienamente provato" il coinvolgimento di Boni e Ghezzi perche' il giro di mazzette date e promesse, per oltre un milione di euro, sarebbe certificato da cinque verbali d'interrogatori resi da indagati e dalle intercettazioni. Gli imprenditori Francesco Monastero, attivo nel settore della costruzione dei centri commerciali, e Luigi Zunino, sempre secondo l'accusa, avrebbero versato o promesso tangenti per ottenere agevolazioni nella realizzazione di opere.Gli accordi tra gli imprenditori e gli esponenti della Lega si sarebbero protratti fino a tempi recentissimi. A intermediare, in una prima fase, sarebbe stato l'architetto Michele Ugliola. Quando quest'ultimo e' stato inmdagato, quindi 'bruciato', i passaggi di denaro sarrebro avvenuti direttamente, sostiene l'accusa, nella segreteria di Dario Ghezzi. Nell'ambito di questa indagine una tranche, relativa a episodi che coinvolgono il comune di Sesto San Giovanni, e' stata trasmessa a Monza.