Caso Maricica: nel 2010 la morte dell'infermiera romena colpita da un pugno/Scheda

Roma, 6 mar. - (Adnkronos) - E' di venti anni di reclusione la richiesta di condanna fatta dal pm Antonio Calaresu per Alessio Burtone, processato in Corte d'Assise di Roma per l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi dell'infermiera romena Maricica Haianu. Tutto inizia l'8 ottobre 2010 nella stazione Anagnina, capolinea della metro A, dopo una lite per la fila alla cassa del bar. Una lite finita in tragedia. L'infermiera romena, mamma trentaduenne di un bambino, viene colpita al volto da un pugno sferrato da Alessio Burtone, un giovane romano. La donna, tramortita, cade a terra e muore alcuni giorni dopo al Policlinico Casilino. A mostrare lefasi dell'aggressione le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza della stazione metropolitana. Il video fa il giro del web. Dall'autopsia eseguita sul corpo della giovane donna emerge che a provocare la morte di Maricica Hahaianu e' stato un profondo trauma cranico provocato dal colpo che a donna aveva ricevuto in faccia tanto da cadere pesantemente a terra. Dopo gli arresti domiciliari Burtone il 18 ottobre 2010 viene portato in carcere. Il legale del giovane, Fabrizio Gallo, piu' volte chiede la scarcerazione che viene sempre negata: prima dal Tribunale del Riesame e poi dalla quinta sezione penale della Cassazione che conferma la decisione. (segue)