8 marzo: la comandante in partenza per Afghanistan, in Esercito parita' raggiunta

Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Sono passati oltre dieci anni dall'introduzione professionale della figura della donna nell'Esercito italiano e si puo' tranquillamente affermare che l'integrazione e la parita' sono state raggiunte". E' quanto assicura, intervistata dall'AdnKronos, il tenente Silvio Greco, comandante della III compagnia del 9° reggimento di Fanteria 'Bari' di stanza a Trani, prossima alla partenza per l'Afghanistan proprio a ridosso dell'8 marzo, Festa della Donna. "Come altre mie colleghe che hanno frequentato l'Accademia Militare di Modena, io comando un'unita' operativa composta da circa 110 militari fra uomini e donne, ora in partenza per il teatro afghano, accingendomi ad avvicendare un mio collega uomo alla guida dello stesso reggimento - sottolinea Greco - Relativamente all'addestramento e all'impiego, non vi sono assolutamente differenze. Le motivazioni che spingono una donna ad arruolarsi ritengo siano identiche a quelle di un uomo. Se vogliamo, possiamo pero' dire che la presenza femminile ha 'ingentilito' un ambiente per secoli esclusivamente e tipicamente maschile". Quanto alla missione in Afghanistan, "un po' di paura c'e', fa parte dell'essere umano - ammette la tenente - Ma l'iter formativo che ho seguito mi ha addestrata a vincerla, sia per me che per gli uomini e le donne di cui avro' la responsabilita', consapevole al tempo stesso dell'importanza di non sottovalutare mai qualunque situazione. Faremo del nostro meglio".