Liberalizzazioni: il modello veneto per il servizio taxi

Venezia, 6 mar. (Adnkronos) - Il Veneto si propone come modello nazionale per un servizio taxi capace di conciliare le esigenze delle liberalizzazioni con quelle della programmazione e dell'efficienza rispetto alle esigenze degli utenti. Per questo la Regione ha sottoscritto questa mattina, a palazzo Balbi, con i rappresentanti delle Associazioni di categoria dei tassisti e gli organismi economici interessati al settore, un'intesa per la crescita e lo sviluppo del servizio taxi nel territorio regionale, sulla scia di almeno un quindicennio di nuove metodologie programmatorie e operative nel settore. Per la Regione, il documento e' stato firmato dall'assessore alle politiche della mobilita' Renato Chisso; per gli operatori del comparto hanno firmato Sergio Barsacchi (CNA regionale del Veneto), Alessandro Nordio (Confartigianato Imprese del Veneto), Giorgio Bee (Radiotaxi Veneto Soc. Coop.), Stefano Sella (Unione Radiotaxi Verona Soc. Coop.), Giuseppe Zuin (Coop. Radio Taxi Padova SCARL), Floriano Scaggiante (Cooperativa Artigiana Radiotaxi Soc. Coop.), Stefano Faresin (CO.TA.VI. Cooperativa Tassisti Vicentini Soc. Coop.), Italo reato (CO.TA.TRE. Societa' Cooperativa) e Alessandro Malengo (COOPOLTAXI Rovigo). L'accordo stato voluto dalla giunta del veneto, alla quale l'iniziativa era stata proposta dallo stesso presidente Luca Zaia. Alla luce della positiva esperienza del modello Veneto e in relazione alle recenti ''Disposizioni urgenti per la concorrenza lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita''', i firmatari dell'intesa hanno convenuto di intraprendere, ciascuno per quanto di propria competenza, le opportune iniziative volte a promuovere presso il Governo e il Parlamento, l'accoglimento di una serie di principi condivisi, in sede di riforma della disciplina taxi.