Roma: truffa alla cassa dei ragionieri, pena ridotta ma confermata condanna

Roma, 5 mar. (Adnkronos) - "La pena e' stata ridotta, ma l'impianto accusatorio e' stato confermato". L'avvocato Alessandro Diddi, legale della Cassa di previdenza dei ragionieri, commenta cosi' all'Adnkronos la sentenza della Corte di appello di Roma che ha inflitto "una condanna a 3 anni e 9 mesi" all'avvocato Pietro Deodato ritenuto responsabile di "truffa aggravata e appropriazione indebita" per aver sottratto 7 mln e 250mila euro all'istituto pensionistico di categoria. Rispetto alla condanna a 8 anni in primo grado la pena e' stata ridotta, spiega Diddi, "ma l'impianto accusatorio e' confermato e questa e' per noi una grande soddisfazione e un grande risultato tenuto conto del fatto che il difensore di Deodato aveva sostenuto addirittura l'insussistenza dei reati". "La Corte di appello - continua il legale - ha confermato la nostra impostazione". Sul fronte civile restano ancora aperti alcuni procedimenti per ottenere indietro le somme sottratte. "C'e' una causa a Roma e una collaterale a Viterbo - precisa Diddi - perche' Deodato giustifico' l'ammanco con la disposizione che fece a favore della congregazione dei frati di Viterbo. Noi aprimmo dunque una causa nei confronti della congregazione, che e' ancora in corso". "Ora aspettiamo la Cassazione, che certamente sara' adita dal legale di Deodato - conclude Diddi - per la definitiva condanna, ma una doppia conferma e' per noi gia' molto importante".