Grecia: Venizelos chiede a connazionali di riportare denaro in patria
Atene, 5 mar. - (Adnkronos/Dpa) - Il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos ha chiesto oggi ai connazionali di riportare in patria i soldi depositati all'estero, ma anche di far circolare le somme 'nascoste' per paura della crisi. Da quando nel 2009 e' scoppiato il caso del debito di Atene, ha affermato, i greci hanno ritirato quasi 70 miliardi di euro dalle banche, di cui circa 16 miliardi sono stati inviati all'estero, mentre il resto e' in liquidita'. Ma questa massa di denaro, ha sottolineato Venizelos, e' importante per far ripartire l'economia greca, alla pari degli aiuti internazionali. Il governo greco, comunque, si e' detto "ottimista" sulla possibilita' di completare entro la fine della settimana il concambio sul debito nazionale concordato con banche e investitori privati. "Restiamo ottimisti anche se ci aspettiamo fino all'ultimo momento incertezza sull'esito" dello swap ha detto un funzionario del Ministero delle Finanze. I creditori privati che detengono quasi 206 miliardi in bond greci hanno tempo fino a giovedi' per decidere se prendere parte alla operazione di swap del debito. Il governo punta a una partecipazione del 66 % all'accordo che prevede un taglio per 107 miliardi dei 350 miliardi di debito di Atene. Atene ha bisogno di ottenere il 75 per cento degli obbligazionisti per evitare di dover attivare le cosiddette clausole di azione collettiva che imporrebbero lo swap anche a chi non ha scelto di non aderire. Con una partecipazione inferiore al 66 per cento l'intesa potrebbe collassare compromettendo anche il secondo piano di aiuti internazionali da 130 miliardi di euro. Secondo il quotidiano Kathimerini, che cita funzionari della banca centrale, il confronto con i detentori di bond starebbero decollando e il governo sarebbe ottimista sulla possibilita' di superare l'80 per cento delle adesioni. "La Grecia e' sulla buona strada e abbiamo fatto progressi attraverso difficili misure di austerita': dovremmo ritornare a vedere una crescita nel 2013," ha osservato il portavoce del governo greco Pantelis Kapsis.