Caso Urru: Pili (Pdl), servizi non possono fare comunicati stampa
Cagliari, 4 mar. - (Adnkronos) - ''Al Jazeera e' la prima televisione al mondo. E' la fonte. Per sapere se Gheddafi e' vivo o morto bisogna sintonizzarsi su Al Jazeera. Se Saddam Hussein ha capitolato bisogna sentire Al Jazeera. Per sapere se Bin Laden e' riverso al suolo in una pozza di sangue bisogna attendere la conferma di Al Jazeera. Ieri, ore 11.58, Al Jazeera annuncia: Rossella Urru e' libera''. Lo scrive sul suo sito facebook il deputato sardo Mauro Pili (Pdl), in merito al caso di Rossella Urru, la cooperante italiana rapita in Algeria tra il 22 e il 23 ottobre scorso, le cui operazioni di liberazione si stanno complicando in queste ore dopo l'annuncio della liberazione, data per certa ieri da Al Jazeera. ''In Italia nessuno dice di saperne niente. Le agenzie - scrive Pili - iniziano la corsa sfrenata a rincorrere voci e sotterranee conferme. Servizi segreti che non possono fare comunicati stampa lasciano correre indiscrezioni, con tanto di scambio di ostaggi. La Farnesina assiste come un pesce in barile. Nel deserto del Mali, a due passi dalla Mauritania, il silenzio non e' rotto dai telegiornali. La notizia, pero', e' tutta li'. Dove l'Italia non ha mandato nemmeno un funzionario per seguire passo dopo passo i giorni e le notti di quegli ostaggi che tutti dicono essere proprio li'. Ed e' qui -scrive Pili- il primo grande intoppo della liberazione di Rossella Urru''. (segue)