Strage Brescia: gli spari e poi faccia a faccia con l'omicida, il racconto del carabiniere

Brescia, 4 mar. - (Adnkronos) - Prima le voci in strada, poi i colpi di pistola. Parte da qui il racconto dell'appuntato scelto del Nucleo Radiomobile di Brescia, Ivano Gatti, che questa mattina all'alba e' intervenuto per disarmare il camionista di 34 anni che ha ucciso l'ex moglie 45enne, il nuovo compagno della donna, un uomo di 58 anni, la figlia ventenne avuta dalla donna da una precedente relazione, e il fidanzato di lei, anche lui ventenne. L'appuntato scelto, che vive accanto al luogo della strage, era da poco rientrato a casa quando ha sentito i primi due colpi, a cui ne sono seguiti altri. Il carabiniere e' cosi' sceso in strada e si e' trovato faccia a faccia con l'autore della strage che in quel momento si stava puntando la pistola alla tempia. Ma l'arma si e' inceppata e il carabiniere fuori servizio ne ha approfittato per tentare di disarmarlo. Ne e' nato un inseguimento e il carabiniere e' riuscito a sottrargli il caricatore mentre stava sopraggiungendo una volante della Questura di Brescia. L'appuntato e' cosi' tornato verso la casa della strage e li' si e' trovato di fronte alle tre bambine, figlie dell'omicida e della sua vittima, in lacrime e molto provate e le ha portate a casa sua in attesa dell'arrivo dei soccorsi.