Costa: in lotta per futuro lancia NeoRomantica e attende verdetto Seatrade (3)
(Adnkronos) - Sul destino di Costa Crociere grava anche la minaccia di dover fare fronte a esborsi giganteschi per risarcire i passeggeri di Costa Concordia. La compagnia ha concordato con alcun associazioni di consumatori una cifra forfettaria di 11.000 euro come rimborso e risarcimento per ogni naufrago, tranne che per i casi di morti e feriti che verranno affrontati a parte. Ma non tutte le associazioni hanno aderito all'accordo. Non lo ha fatto Codacons che, in collaborazione con gli studi americani Proner & Proner e Napoli Bern Ripka Shkolkik LLP, invita i passeggeri di Costa Concordia a ricorrere al Tribunale di Miami (Carnival, il gruppo di cui fa parte Costa Crociere, ha sede in Florida). Quattrocentosessanta milioni di dollari (10 di risarcimento e 450 punitivi) e' la richiesta avanzata dai legali americani per i primi sei passeggeri che si sono rivolti al gruppo Codacons - Proner & Proner - Napoli Bern Ripka Shkolkik LLP. Il gruppo ha raccolto circa 700 procure. Se i giudici Usa riconoscessero a tutti i passeggeri ricorrenti il diritto a un risarcimento di questa entita', il colpo per Costa Crociere sarebbe duro. Ma intanto bisogna vedere se effettivamente, come sostengono gli avvocati americani, per la sciagura del Giglio e' competente il Tribunale di Miami (in Italia la legislazione sulle class action e' molto diversa da quella Usa e molto meno insidiosa per le aziende) e poi come andrebbero i processi. In ogni caso, anni e anni di prosperita' hanno reso le spalle di Costa, e quelle del gruppo Carnival, molto robuste. (segue)