Tav: parla Pinard, sindaco pro Tav, massimo rispetto per chi non la pensa come me

Roma, 3 mar. - (Adnkronos) - "Ho sempre detto quello che penso e ho il massimo rispetto per chi non la pensa come me. Qui abbiamo sei sindaci nettamente contrari alla Tav fin dall'inizio, sedici favorevoli e diciannove che a me dicono parliamone e poi scendono in piazza a protestare". Lo dichiara Renzo Pinard, sindaco di Chiomonte (Torino), favorevole alla costruzione della Tav, in un'intervista a 'il Resto del Carlino'. "Il 27 giugno - continua - quelli dei Comitati mi hanno invaso il Comune due volte. A un chilometro c'erano 2500 persone tra polizia, carabinieri e Finanza ma avevano altro da fare. Meglio, cosi' non devo dire grazie a nesuno. Quando hanno dato fuoco al portone del mio ufficio un caro amico e' venuto a fare la guardia di notte per una settimana". "La pazzia - prosegue - e' collettiva, la disinformazione e' totale. Noi qui non capiamo piu' niente. Oggi bloccano qui, domani si spostano la'. Ma se un ragazzo come Luca Abba' e' disposto ad un gesto cosi' estremo per contestare un'opera e' il caso di fermarsi a riflettere. Questo non e' accaduto ne' da una parte ne' dall'altra. Gli interventi sono stati muscolari, non di buonsenso. Ormai la Tav e' solo un problema di ordine pubblico. E' la protesta scomposta contro uno Stato che non c'e', contro la finanza mondiale che mette in ginocchio nazioni e aziende. La gente va a protestare dove trova un trampolino, in questo la Tav e' perfetta". "Quando il cantiere - spiega Pinard - e' stato spostato da Venaus a Chiomonte ho detto ok, questo e' il mio Stato, e' la mia Comunita' europea, sapranno pure cosa fare. In cambio della fiducia pero' lo Stato deve togliersi gli occhiali da professore e ascoltare la gente. Mi metto nei panni di Ugo e Maria, ipotetici abitanti di questa valle. Prendono un treno ed e' sporco o in ritardo, per la Tac aspettano sei mesi, mandano il figlio a scuola e gli esce deficiente. Alla fine - conclude - e' normale che dicano: 'non funziona niente e tu spendi tutti quei soldi per una cosa che non usaro' mai? E io ti contesto'".