Tav, Monti: il governo va avanti, contrasteremo violenze e illegalità

Torino, 2 mar. (Adnkronos/Ign) - ''Il Governo ha deciso di confermare con piena convinzione la tempestiva realizzazione dell'opera''. Ad annunciarlo è stato il premier, Mario Monti, in una dichiarazione alla stampa al termine della riunione interministeriale svoltasi oggi a palazzo Chigi sulla realizzazione della Torino-Lione. L'esame dell'esecutivo, ha sottolineato, è stato condotto ''con spirito aperto, senza sentirci legati dai governi precedenti''. In questo esame, ha premesso Monti, ''ci siamo posti tre interrogativi: c'è stato un sufficiente ascolto delle opinioni, delle preoccupazioni delle popolazioni Val di Susa? Si è tenuto conto di quelle preoccupazioni? L'opera è giustificabile economicamente e soprattutto è sostenibile dal punto di vista ambientale?''. ''Abbiamo voluto condurre questo riesame con spirito aperto senza sentirci legati a impegni già presi da governi precedenti - ha affermato - Abbiamo anche riesaminato la valutazione di impatto ambientale, che non presenta punti di incompletezza. Presenteremo presto tutti gli elementi e gli studi che ci hanno condotto a decidere oggi la posizione del governo''. ''Si sono tenuti numerosi momenti di ascolto e confronto'', ha proseguito Monti. ''L'Osservatorio Torino-Lione, istituito nel dicembre del 2006, ha tenuto 182 riunioni in gran parte dedicate ad audizioni, consultazioni, incontri con le popolazioni e gli amministratori locali e altri vari soggetti interessati''. E, ha spiegato il premier, ''il progetto iniziale è stato radicalmente, profondamente modificato per tenere conto di tutta questa lunga fase di ascolto. E' stata predisposta un'analisi approfondita costi-benefici. I benefici economici sono rilevanti: si dimezzano i tempi di percorrenza (da Torino a Chambery si passa da 152 a 73 minuti, da Parigi a Milano da 7 a 4 ore). Si genera lavoro e occupazione direttamente sul territorio e non solo''. "Ci sono state, in particolare nei giorni scorsi, manifestazioni di protesta con forme di violenza. A questo riguardo vorrei essere molto chiaro - ha scandito il presidente del Consiglio - la libertà di espressione del pensiero è un bene fondamentale, non saranno però consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza". Il governo ha ''il dovere di superare i blocchi in nome dell'interesse generale per creare uno sviluppo sostenibile'' ha detto Monti. E ''coloro che vedono quest'opera con timore, tengano presente che anche queste opere, purché siano ecologicamente sostenibili, sono condizioni necessarie per consentire ai giovani italiani una prospettiva migliore''. "Il nostro Paese avverte un crescente disagio sociale - ha spiegato il presidente del Consiglio - soprattutto tra i giovani è così difficile trovare lavoro, e questo è il risultato di un Paese che si stava progressivamente staccando dall'Europa, con una decrescente competitività, con una difficoltà sempre maggiore di trovare spazio nell'economia internazionale, e di creare posti di lavoro per i giovani. Vogliamo noi lasciare andare dolcemente alla deriva, staccandosi dall'Europa, questa nostra penisola, rendendosi così sempre più difficile per l'economia italiana risalire, essere competitiva, creare posti di lavoro, consentire una maggiore equità, un maggior benessere sociale ed economico?" ha chiesto Monti. "Non credo che vogliamo questo - ha aggiunto - ma teniamo presente che tutte le manifestazioni di disagio sociale sparso un po' dappertutto in Italia, troverebbero delle ragioni sempre più gravi in un'economia che andasse alla deriva perdendo un aggancio all'Europa, che deve essere in primo luogo un aggancio fisico, attraverso qualche fondamentale infrastruttura di collegamento". La ''determinazione'' del governo ad andare avanti nella realizzazione della Torino-Lione ''è un fatto ovvio'' per il presidente dell'Osservatorio sulla Torino-Lione, Mario Virano. Come ha spiegato Virano uscendo da Palazzo Chigi, l'attuale progetto della linea ferroviaria ''è figlio del rapporto'' di collaborazione con le popolazioni locali. La totalità della parte italiana dell'opera ricade prevalentemente sui comuni di Susa e Chiomonte con i quali ''c'è stato un grandissimo dialogo''. Inoltre, Virano ha assicurato che ''il rischio salute non esiste perché l'opera è stata sottoposta a controlli estremamente significativi''. "Margini non ce ne sono: l'opera è di valore fondamentale per il Paese, e non solo per il Piemonte e fa parte di impegni presi con l'Europa. Non ci sono spazi", ha detto oggi il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. "L'opera - ha aggiunto - è stata meditata e partecipata. Ci sono stati incontri con la popolazione e fatte importanti modifiche al progetto: siamo a un punto di non ritorno". Un appello al governo perché "in Val Susa un dialogo è possibile e necessario" vede tra i primi firmatari, fra gli altri, Don Luigi Ciotti, Nichi Vendola, Luigi De Magistris, Michele Emiliano. "La costruzione della linea ferroviaria e delle opere ad essa funzionali - si legge - è una questione non solo locale e riguarda il nostro modello di sviluppo e la partecipazione democratica ai processi decisionali. Per questo è necessario riaprire quel dialogo che gli amministratori locali continuano vanamente a chiedere. Oggi è ancora possibile. Domani forse no. Per questo rivolgiamo un invito pressante alla politica e alle autorità di governo ad avere responsabilità e coraggio. Si cominci col ricevere gli amministratori locali e con l'ascoltare le loro ragioni senza riserve mentali''. Sulla questione fa sentire la sua voce anche don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto. ''Io sto con chi protesta contro la Tav, sto con i 'partigiani' della Valle che hanno scelto la democrazia e la difesa della salute contro affari e cricche'' dice all'Adnkronos don Gallo, che sta dalla parte delle persone che ''lottano per la verità contro un'opera inutile, pericolosa e disastrosa''. ''Da quelle parti c'è uno spirito di libertà - sottolinea - nelle catacombe del convento dei frati di Susa c'era la sede del comitato di Liberazione nazionale. Questa è una vera e propria resistenza per il futuro dell'ambiente e della democrazia''. ''In quella Valle hanno creato una rabbia, e non sarà facile farla rientrare'', rimarca don Gallo. Che punta il dito contro chi condanna il Movimento, chiamando in causa Palazzo Chigi: ''Perché il governo non ascolta i veri comitati della Val di Susa? Come si fa a non sentire la voce del popolo e poi andare a Bruxelles a difendere questa cattedrale inutile dell'alta velocità? Monti e i suoi ministri dovevano fare il punto con la popolazione e gli esperti, e invece non hanno ascoltato nessuno. Il grido al governo è forte: fate una tregua, e ascoltate i comitati''. Si è intanto concluso dopo circa 3 ore l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Luca Abbà, il militante no Tav caduto lunedì scorso da un traliccio dell'alta tensione. L'operazione, spiega una nota dell'ospedale Cto, è tecnicamente riuscita anche se è stata molto pesante con sanguinamento abbondante. Il paziente comunque ha retto bene anche se resta sedato e ventilato in prognosi riservata e le prossime ore serviranno per stabilizzarlo. Nel corso dell'intervento effettuato dall'equipe dei chirurghi plastici del centro grandi ustionati dell'ospedale è stata effettuata una pulizia chirurgica delle parti ustionate. Le condizioni di Abbà sono in netto miglioramento. "Il paziente è fuori pericolo, il rene funziona bene e così pure i polmoni, questo ha permesso di ridurre l'intensità delle terapie e di avviarlo ai primi interventi di chirurgia plastica", aveva spiegato in mattinata il direttore del dipartimento di emergenza del Cto, Maurizio Berardino. Sul fronte delle proteste, dopo una notte senza manifestazioni in Valsusa, in mattinata alcuni militanti del movimento No-Tav hanno manifestato a Milano. Alla stazione ferroviaria di Rogoredo, circa venti dimostranti hanno occupato, per alcuni minuti, i binari mentre era in arrivo un Frecciarossa da Torino e diretto a Roma. Secondo quanto riferito dalla Polizia la manifestazione si è risolta nel giro di pochi minuti, senza nessun incidente tant'è che il treno è ripartito regolarmente rispettando l'orario.