Province: Tocco (Medio Campidano), con abolizione sara' caos istituzionale (2)

(Adnkronos) - ''Stiamo attenti, noi sardi, a non farci coinvolgere da queste scelte clamorose. Pagheremo certamente il conto - prosegue -, ingigantendo ancora di piu' quella Regione 'elefante' che cosi' com'e' non produce sviluppo e lavoro ormai da tantissimi anni e nel frattempo avremo un aumento smisurato della spesa pubblica. Le sciagure e l'inganno che la Sardegna ha vissuto ai tempi della 'fusione perfetta' (definizione che fu usata nella fusione tra Regno di Sardegna e Stato italiano, ndr) non sono molto lontani per essere dimenticati. In quegli anni la Sardegna si trovava attanagliata nella morsa di una gravissima crisi economico-produttiva, tanto che lo spettro della carestia e della fame incombeva minacciosamente soprattutto nelle popolazioni rurali non protette dalla politica governativa''. L'esponente dei democratici sostiene che ''quell'esperienza ci dice che per attenuare i danni il Consiglio regionale si deve affrettare a trovare una soluzione in casa che non abolisca le province. Il Governo insiste su un itinerario che non procura nessun risparmio e che a seconda di come s'intende procedere siamo destinati ad accrescere in maniera colossale la spessa pubblica, addirittura del 25%, nel caso le risorse umane venissero allocate sui sistemi regionali''. E sostiene che una questione di questa rilevanza non la si possa affrontare ''sulla base di atteggiamenti umorali, populisti e qualunquisti di questo o quel politico, di questo o quel giornale o di questo o quel partito, come e' successo negli ultimi tre anni. Quando si toccano temi di questa delicatezza - prosegue Tocco -, si deve essere certi del percorso che si vuole intraprendere per portare a termine una riforma seria finalizzata al bene comune''. (segue)