Vertice Ue, Monti: "Finalmente impegni precisi per crescita"

Bruxelles, 2 mar. - (Adnkronos/Ign) - Al vertice di Bruxelles ''finalmente'' si è parlato di crescita e occupazione con ''un'agenda precisa di impegni''. Lo dice il premier Mario Monti nella conferenza stampa al termine del vertice Ue sottolineando che "l'Italia è rimasta soddisfatta della misure". Dopo il 'Fiscal Compact', "oggi l'Europa si abbia a definire quello che potremmo chiamare un Economic Compact - afferma Monti -, un Patto per le riforme economiche a beneficio dei cittadini europei". Già la scorsa notte, parlando con i giornalisti al termine dei lavori, il premier si era detto soddisfatto" della prima giornata del vertice europeo, perché, finalmente, si sono affrontati questioni diverse dalla crisi finanziaria. Erano "due anni che il Consiglio non si occupava di temi diversi dalla crisi finanziaria e quindi è buon segno che questa sia un po' uscita di scena, speriamo per sempre, e che ci si possa concentrare sui temi della crescita". Tra questi, ha sottolineato Monti, "le specifiche misure suggerite nella lettera dei 12 capi di governo, tra cui l'Italia, molto incentrate anche sullo sviluppo del mercato unico, oggetto di molto interesse e discussione". Il Professore in conferenza stampa riferisce poi che l'Italia ha "ricevuto gli apprezzamenti per la diminuzione di nostri tassi di interesse ma soprattutto per quello che abbiamo fatto più in generale per la politica economica", tanto che i nostri progressi sono stati messi in relazione "con il miglioramento della condizioni dell'eurozona". Monti invita poi la Svizzera a collaborare per "un vigoroso contrasto all'evasione fiscale". Per un'azione efficace serve, secondo il premier, "una maggiore unità di sforzi dell'Unione, anche per quanto riguarda Paesi come la Svizzera". E ha modo di parlare anche del decreto liberalizzazioni approvato ieri al Senato. ''Sarei preoccupato se ci fossero stati, credo che non ci sono stati arretramenti''. Comunque, il premier si riserva una analisi quando anche la Camera avrà approvato il provvedimento (''farò un conferenza stampa'', dice), ma difende le norme del governo: ''abbiamo agito con grande risolutezza''. Monti parla delle ''migliaia di emendamenti'' e del ''grande impegno del Senato nell'elaborazione del dl del governo'', con le ''varie lobby che si sono attivate, anche con manifestazioni in piazze e luoghi, anche vicinissimi al mio ufficio, e con pressioni sul Parlamento''. Intanto ''questo o quel partito si faceva carico di alcune preoccupazioni delle lobby'' e ''ogni parte politica -rimarca Monti- ci incitava ad essere più duri con le categorie rappresentate dall'altra parte politica''. Sui giornali quindi, la ''notizia è stata, giorno dopo giorno, quella di un arretramento, di un annacquamento'', dice Monti. Ma il premier ricorda che esortava ad ''aspettare di vedere la fine: ci siamo riservati di agire con un maxiemendamento'' e ''gli arretramenti li abbiamo impediti'', assicura Monti. Inoltre, il Professore non rinuncia a respingere ancora una volta l'accusa di essere il governo delle banche e dei poteri forti: ''Non entro nel merito, ma non mi sembra che le banche abbiano considerato morbida l'azione del governo''. Quanto al futuro, Monti dice di non pensare a cosa succederà dopo le elezioni 2013. "Per me quelle elezioni significano solo che quello è l'orizzonte temporale di vita del governo che presiedo e sono intensamente concentrato su ciò che avviene prima e ciò che avviene dopo mi interessa solo nel senso che tantissime delle azioni che mettiamo in opera ovviamente avranno effetti anche prolungati nel tempo. Non mi interesso -aggiunge - a cosa singole persone potranno fare dopo di allora nella vita politica italiana, è proprio un tema che non mi pongo". Il premier ha comunicato la nuova data del vertice italo-tedesco, annullato all'ultimo minuto il 17 febbraio scorso in seguito alle dimissioni del presidente Christian Wulf. Nell'incontro avuto prima del summit con la cancelliera Angela Merkel "abbiamo valutato come sempre le tematiche poi discusse al Consiglio europeo". "Ci vedremo lei e noi a Roma il pomeriggio del 13 marzo", ha detto.