Venezia: al via il nuovo stradario del centro storico (2)
(Adnkronos) - Sei le fonti scelte, dai ''Cattastici'' del 1786 e 1802, agli ''Elenchi dei numeri anagrafici'' del 1841, dalle ''Curiosita' veneziane'' di Giuseppe Tassini del 1887 all' ''Indicatore anagrafico e guida pratica di Venezia'' del 1937, per finire con l' ''Indicatore anagrafico di Venezia'' del 1996. Oltre undicimila le foto scattate con l'ausilio di Pc tablet, che sono state georeferenziate alla cartografia comunale, per un totale di 3532 toponimi analizzati. ''I problemi che abbiamo riscontrato - ha continuato Agostini - riguardano soprattutto la grafia o la sovrapposizione di toponimi non sempre corretti''. Agostini si e' soffermata in particolare sulle caratteristiche della grafia veneziana, ricordando come il veneziano sia nel Medioevo, assieme al fiorentino, il volgare piu' vicino al latino e presenti pertanto delle differenze talvolta notevoli tra scritto e parlato, dovute alle stratificazioni e alle evoluzioni che la lingua ha subito nei secoli. In linea di massima, l'e'quipe - di cui fa parte anche uno stagista laureato in storia di Ca' Foscari, grazie ad una collaborazione tra Comune e Universita' - ha cercato di confermare il nizioleto cosi' come dipinto. Le correzioni da apportare saranno in media pari al 20%, almeno per i tre sestieri in cui finora e' stata completata la georeferenziazione (Castello, San Marco e San Polo). Per gli altri l'attivita' e' ancora in corso. Il lavoro, realizzato interamente con risorse interne del Comune di Venezia, ha ricevuto anche l'avallo della Soprintendenza.