Tav: Vendola, sto con il dissenso ma solo se e' pacifico
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Sto con le ragioni del dissenso ogni volta che viene espresso in forme civili e pacifice e democratiche. La non violenza e' la mia precondizione per schierarmi". Lo ha detto il presidente di Sel, Nichi Vendola, che in un'intervista al ''Messaggero'' interviene sulle proteste in val di Susa e sull'episodio di ieri, con il carabineire che non ha reagito ai ripetuti insulti di un manifestante No Tav. Il video, che ha fatto il giro dei quotidiani e delle tv, "l'ho trovato orribile", commenta Vendola. "E' importante offrire ai popoli di quei territori la possibilita' di esprimere le loro posizioni. Serve una moratoria sulla Tav e vagliare altre possibilita'. Visto che siamo nel recinto di un'austerita' ossessiva e invocata come salvifica e visto che si fanno tagi ai servizi e ai redditi, dobbiamo chiederci se anche economicamente il gioco dell'alta velocita' vale la candela"''. Il presidente di Sel, parlando della comunita' della valle che si oppone alla costruzione della linea ferroviaria, dice: "e' un peccato che le loro buone ragioni vengano strangolate da chi adopera la violenza''. Vendola non esclude di poter fare un appello ai manifestanti ("ci pensero'", dice) e poi sottolinea come ''per un intero popolo di quel territorio la violenza e' rappresentata dal grande buco della Tav, dal suo impatto ambientale e dal suo costo economico''. Ma "c'e' anche un costo umano". L'incidente occorso a Luca Abba', il ragazzo precipitato l'altro giorno dal traliccio e' un "segnale che fa capire quanto radicato sia il dissenso nei confronti di quest'opera''.