Immigrati: Fondazione Moressa, nel 2011 a + 5,7% gli imprenditori stranieri (3)
(Adnkronos) - Il rispetto delle normative. A detta degli imprenditori intervistati, le aziende gestite da italiani rispettano di piu' di quelle straniere le normative nazionali: oltre il 70% delle prime infatti rispetterebbe le norme sulla sicurezza (76,5%), i contratti di lavoro (76,7%) e la normativa fiscale (71,4%). Si ricavano percentuali molto piu' basse se si considerano le imprese gestite dagli stranieri dove il valore non supera mai il 40%: in particolare, sempre a detta degli imprenditori italiani, appena il 37,5% degli stranieri rispetterebbe le norme sulla sicurezza, il 36,6% i contratti di lavoro e soltanto il 30,2% le normative fiscali. Per arginare questo problema andrebbero aumentati i controlli da parte degli organi competenti, specie sulla fiscalita' e sulle condizioni di lavoro, addirittura proponendo di limitare le concessioni di permessi agli esercizi stranieri (13,8%). Tra tutti i settori di attivita' i piu' colpiti dalla concorrenza sleale sembrano essere il comparto del tessile (19,5%), del commercio (18,1%), i bar e i ristoranti (13,0%). Il vero problema: l'abusivismo. Ma piu' della concorrenza degli imprenditori stranieri, il problema risulta essere l'abusivismo e le attivita' in nero. In particolare il 59,6% degli intervistati ritiene che tali attivita' siano dannose per la propria azienda, mentre la concorrenza straniera risulta problematica per appena il 10,1% del campione; il rimanente 30,3% li considera entrambi alla stessa stregua. Il fenomeno e' abbastanza diffuso, dal momento che il 38,3% e' a conoscenza (diretta e indiretta) di attivita' in nero o abusive, in particolare nell'edilizia (50,0%) e nel commercio (40,9%).(segue)