Carceri: detenuti Buoncammino di Cagliari, non dimenticare parole del Papa
Cagliari, 23 dic. - (Adnkronos) - ''Le parole di Papa Benedetto XVI non possono e non devono essere dimenticate. Ogni giorno che passa dentro le pareti del carcere invece vediamo ridursi a lumicino quella speranza che ha animato i sentimenti dei detenuti durante l'incontro di Rebibbia''. Sono le parole affidate da un gruppo di detenuti di Buoncammino ai volontari dell'associazione ''Socialismo Diritti Riforme'' nel corso dei colloqui a poche ore dal Natale. ''Nelle celle di questa Casa Circondariale - afferma la presidente di Sdr Maria Grazia Caligaris - si trovano mediamente 540 detenuti. Molti ammalati e anziani costretti perfino nei letti a castello del Centro Diagnostico Terapeutico. Ai numerosi detenuti vecchi e privi di mezzi si aggiunge un consistente numero di cittadini extracomunitari lontani dagli affetti familiari''. ''Tra tutte le ricorrenze, il Natale - sottolinea l'ex consigliera regionale socialista - e' quella che pesa piu' di ogni altra festa dell'anno. Pesa sui familiari che hanno subito il reato, specialmente quando si tratta di gravi fatti di sangue, cosi' come per chi sconta la pena. Le donne condannate soffrono in particolare per la distanza dai figli. La festivita' diventa insopportabile per quanti sono in attesa di giudizio generando condizioni di forte sofferenza''. ''In questa situazione rischiano di moltiplicarsi - conclude Caligaris - i gesti di autolesionismo con conseguenze non sempre controllabili. E' indispensabile, quindi, creare le condizioni per contenere il disagio favorendo il piu' possibile i permessi e le occasioni di vicinanza con i familiari. Tra le iniziative del Ministro della Giustizia Paola Severino e' urgente quella di rafforzare i Tribunali di Sorveglianza permettendo di smaltire le pratiche in modo da rendere effettivi i provvedimenti di accesso alle misure alternative e quindi piu' vivibili le strutture detentive''.