Natale: cappellano Rebibbia, doni e gara presepi ma dietro sbarre manca anima

Roma, 22 dic. (Adnkronos) - La tradizionale gara dei presepi, alberi di Natale da addobbare e doni in arrivo per i detenuti di Rebibbia. Ma dietro le sbarre "al Natale manca l'anima, perche' il carcere non consente di vivere la magia che investe le famiglie in questi giorni di festa". Cio' che viene meno "e' l'affettivita'". Cosi' il giorno in cui si celebra la nascita di Gesu' bambino si trasforma "senz'altro in uno dei piu' tristi dell'intero anno". A raccontare all'Adnkronos il Natale nel penitenziario capitolino e' il cappellano di Rebibbia Sandro Spriano. "Le celebrazioni - racconta don Sandro - sono iniziate lunedi' scorso e si intensificheranno tra sabato e martedi'". E hanno luogo "nei vari reparti, in tutte le 17 cappelle" del maxi-penitenziario romano. I tanti doni arrivati ai cappellani "sono stati 'girati' ai detenuti", si tratta per lo piu' "di dolci della tradizione", soprattutto panettoni, torroni e pandori. "Lo stesso pontefice", in visita al carcere di Rebibbia domenica scorsa, "ha donato 2.000 panettoni ai detenuti", ricorda il cappellano. Ma si tratta "di palliativi, nel tentativo di scacciare la malinconia di questi giorni". Giorni in cui anche le visite dei familiari e delle persone amate finiscono per ridursi al lumicino. "I turni ridotti degli agenti, che giustamente devono condividere il Natale con i cari - spiega don Sandro - non consentono di garantire gli abituali turni dei colloqui. Cosi' finiscono per ridursi le possibilita' per i detenuti di vedere amici e familiari". Molti di loro in questi giorni sono intenti a costruire le tradizionali statuette "in vista della gara che, come ogni anno, decretera' il presepe piu' bello nel giorno dell'Epifania. Ma certo non basta questo a dare un'anima al Natale che qui, dietro le sbarre, sembra quasi smarrita".