In scena a Roma il 'Cirano' di D'Elia: "Storia d'amore per eccellenza" (VIDEO)
Roma, 30 apr. (Adnkronos) - Guascone, scontroso spadaccino dal lunghissimo naso, scrittore e poeta in bolletta dall'irresistibile vitalità. Con queste 'doti' Cirano di Bergerac da oltre 100 anni, da quando cioè il poeta drammatico francese Edmond Rostand lo trasformò in eroe teatrale nel 1897, è diventato uno dei personaggi più amati dal pubblico dei teatri di tutto il mondo. La sua storia ''è una delle cinque che fanno il teatro. Forse la storia d'amore per eccellenza'', afferma all'ADNKRONOS l'attore e regista Corrado D'Elia, che porta in scena, nella doppia veste di regista e protagonista, la disperata e impossibile passione di Cirano per la bella cugina Rossana, al Teatro Vittoria di Roma dal 3 al 15 maggio. D'Elia è vincitore dei prestigiosi Premio della critica 2010 e Premio Internazionale Pirandello 2009. L'allestimento, della Compagnia Teatri Possibili, si ispira all'idea di traduzione in prosa fatta da Franco Cuomo nel 1977, utilizzata all'epoca da Maurizio Scaparro con Pino Micol nel ruolo dello spadaccino-poeta. ''L'idea di Cuomo -spiega D'Elia, che ha collaborato con lo scrittore scomparso nel 2007- era quella di rendere, attraverso la prosa, tutta la poesia del testo. E a mio parere ci riesce benissimo''. ''E' un testo che racconta in maniera poetica la storia di un grande idealista e grande amatore -sottolinea D'Elia- una storia di cui oggi abbiamo bisogno, perché Cirano è una figura archetipica cui tutti vorremmo somigliare. E Franco Cuomo, finché è stato vivo, ha sempre aggiornato il testo nella direzione della modernizzazione della lingua. La versione che mettiamo in scena al Vittoria è stata ulteriormente aggiornata da me rispetto a quella di Franco, che però resta sempre la base viva''. ''Con Cuomo -aggiunge- abbiamo creato anche un fumetto su Cirano, in collaborazione con la Scuola del Fumetto di Milano, che ritraeva le facce degli attori. L'opera è stata distribuita sia sui mercati nazionali che su quelli internazionali. Cuomo scherzando diceva che avremmo dovuto creare un videogioco su Cirano''. Quanto allo spettacolo, D'Elia chiarisce che ''viene da lontano. Sono quindici anni che calchiamo le scene italiane. Nato in un piccolo teatro nel centro a Milano è diventato poi uno spettacolo-cult che ha girato per tutta Italia, anche su grandi palcoscenici''. Il 'Cirano di Bergerac' della Compagnia Teatri Possibili, infatti, è stato visto da 150 mila spettatori e ha collezionato oltre 1.000 repliche in tutta Italia. L'idea di lavorare per tanti anni allo stesso testo, modellandolo, perfezionandolo e aggiornandolo continuamente, nasce dalla ferma convinzione che sia necessario un ''teatro di repertorio. In Italia -aggiunge l'attore e regista- spesso si fa un teatro usa e getta, mentre in altri paesi europei si fanno spettacoli che durano nel tempo e all'interno dei quali gli artisti si rinnovano e crescono''. L'allestimento sarà essenziale, molto centrato sulla recitazione. ''Volevo raccontare un grande testo -spiega il regista- mettendo l'attore al centro. In scena quindi non ci sono oggetti ma un piano inclinato che si trasforma. Gli attori, in maniera molto dinamica con grandi movimenti scenici spesso al limite del teatro danza, raccontano con grande partecipazione questa straordinaria storia d'amore''. Lo spettacolo vede in scena, oltre a D'Elia, anche Monica Faggiani, Vincenzo Giordano, Bruno Viola, Tommaso Minniti, Marco Brambilla, Stefania Di Martino, Dario Leone, Antonio Giovinetto e Stefano Pirovano. ''A Milano -aggiunge il regista- viene ripreso ogni anno con il tutto esaurito, anche al Teatro Franco Parenti, con persone che arrivano anche da fuori dell'Italia per vederlo. In questa versione, grande e compiuta, arriva per la prima volta a Roma''. E D'Elia avverte: ''Chi viene a vederlo non si aspetti i versi stantii da Baci Perugina cui molti allestimenti ci hanno abituato''.