Wojtyla: prefetto Pecoraro, quel 13 maggio del 1981
Roma, 30 apr. (Adnkronos) - Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ricorda la giornata dell'attentato a papa Wojtyla: "Ero funzionario di turno al Viminale il 13 maggio del 1981, quando ci fu l'attentato a Giovanni Paolo II. Ali' Agca aveva appena sparato quando un collega collegato via radio con la Polizia mi trasmise l'informazione. Immediatamente avvertii l'allora Capo della Polizia, Giovanni Rinaldo Coronas, il quale sulle prime non mi credette: 'Non e' possibile' esclamo' al telefono. Poi anche lui assunse informazioni direttamente dal questore di Roma ed ebbe conferma delle mie parole". Pecoraro rivive questi momenti in un' intervista con l'emtittente Tv2000. "Furono momenti tremendi, angoscianti. Contemporaneamente, tutte le linee della centralina telefonica sulla mia scrivania iniziarono a squillare. Prima il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, poi il presidente del Consiglio Giovanni Spadolini. Tutti volevano da me notizie piu' precise, volevano avere contezza di questo fatto terribile che era accaduto", ricorda ancora. E domani, nel giorno della beatificazione del papa polacco, sara' anche lui in Piazza San Pietro, con le altre autorita', per salutare con gioia la beatificazione di un pontefice al quale e' molto legato. "Come cattolico, e non solo come autorita', non potevo mancare. Inoltre - aggiunge il prefetto -, Giovanni Paolo II, e la sua straordinaria vicenda di fede, hanno incrociato in piu' occasioni il mio percorso umano e professionale. Non solo nell'episodio dell'attentato, ma in molte altre occasioni, due delle quali senz'altro di rilievo. Nel 2005, ho contribuito all'organizzazione delle sue esequie. Ed adesso, in veste di prefetto della capitale, mi ritrovo il compito di presiedere la macchina organizzativa per l'evento della beatificazione. Tre momenti diversi della mia vita che si sono intersecati con la storia di questo papa eccezionale".