Piazza Fontana: risarcito un sopravvissuto 42 anni dopo la strage/Il punto (2)

(Adnkronos) - E' il 12 dicembre 1969 quando una bomba collocata all'interno della filiale milanese della Banca nazionale dell'agricoltura di piazza Fontana causa 17 morti e una novantina di feriti. La strage manda in soffitta Sessantotto e Autunno caldo e apre la lunga stagione della 'strategia della tensione' con una serie di attentati (piazza della Loggia, treno Italicus, stazione di Bologna) che insanguineranno l'Italia durante gli anni Settanta e Ottanta. Tutto ha inizio con un timer dentro una cassetta di metallo messa poi dentro una borsa, piazzata nel centro del salone affollato di clienti della Banca dell'Agricoltura. Quando pochi minuti prima delle 16.30 un boato squarcia il salone, la banca e' piena di gente perche' come ogni venerdi' nell'istituto si svolgono le contrattazioni del mercato agricolo. L'ordigno, collocato sotto il tavolo centrale, e' dentro una valigetta. L'attentato provoca in totale diciassette morti: quattordici sul colpo, due nei giorni successivi alla strage, uno dopo tempo per le conseguenze dell'esplosione. Le indagini puntano subito verso la pista anarchica. Un'altra valigetta, questa volta con una carica inesplosa, viene ritrovata non troppo lontano dal luogo dell'esplosione, alla Banca Commerciale di Piazza della Scala 6. Milano e l'Italia piombano nell'incubo dello stragismo. (segue)