Roma: Cpi, clima intimidazione intollerabile, istituzioni intervengano

Roma, 29 aprile - ''I sedicenti pacifisti hanno provveduto questa notte a minacciare la famiglia del portavoce di Val d'Ala 200 lasciandogli una scritta intimidatoria a caratteri cubitali sotto casa e lanciando una bomba contro il portone, mentre a Napoli, usciti armati di tutto punto dall'Universita', hanno mandato all'ospedale un militante di CasaPound Italia, colpendolo violentemente alla testa e al volto con un manico di piccone. Questo e' quello che si sta scatenando grazie a chi da' protezione ai fomentatori d'odio e alle loro affermazioni senza riscontro''. Lo afferma in una nota CasaPound Italia. ''A due settimane dall'attentato contro Andrea Antonini - prosegue la nota - gli antifascisti hanno scatenato in tutto il paese una guerra civile nella quale pero' sono loro a giocare tutti i ruoli: da un lato millantano aggressioni, dall'altro attaccano i militanti di Cpi a colpi di manico di piccone; da un lato si indignano per la presenza di un'occupazione a scopo abitativo non conforme in un quartiere 'rosso' e per il pericolo di 'inquinamento del tessuto sociale' che a loro avviso ne deriva, e dall'altro mettono a ferro e a fuoco quello stesso quartiere, rovesciando cassonetti, terrorizzando negozianti e lanciando bombe carta e bottiglie incendiarie contro uno stabile che ospita 17 famiglie in difficolta'. E' un clima di violenza e di intimidazione intollerabile, contro il quale le istituzioni hanno il dovere di reagire, subito e con determinazione, se non hanno definitivamente deciso di abdicare al loro ruolo''.