Roma: sociologo, psicosi sisma 11 maggio surrogato nostri problemi reali

Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - Il terremoto dell'11 maggio che radera' al suolo Roma o il violento tsunami generato da un vulcano sottomarino che travolgera' le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia - voci e timori che si rincorrono in questi giorni sul web e non solo - "rappresentano un surrogato delle nostre paure e dei problemi reali di fronte ai quali ci sentiamo impotenti". L'analisi e' di Paolo De Nardis, ordinario di sociologia all'Universita' Sapienza di Roma. "Psicosi del genere - spiega all'ADNKRONOS - si ripropongono ogni volta che non siamo in grado di risolvere i nostri problemi della vita quotidiana o della societa'. Da qui nascono psicosi collettive che sono nient'altro che la risposta irrazionale a problemi reali: dalla crisi economica, al precariato e la disoccupazione, alla casa, il futuro dei giovani, le guerre, l'integrazione sociale o i problemi dell'immigrazione con i quali gli italiani devono fare i conti. Cosi', davanti alla nostra impotenza - aggiunge - si scatena una sorta di 'benaltrismo autoconsolatorio'", ovvero "si proietta fantasticamente qualcosa di catastrofico cosi' da potersi rassegnare, e consolare, di fronte ai problemi perche' tanto - diremo a noi stessi - 'c'e' ben altro pericolo che incombe sulla nostra vita'". "Non e' un caso - precisa - che le psicosi di questi giorni non siano legate a una fine del mondo apocalittica, teologicamente rappresentata e lontana, ma alla fine di alcuni mondi, dei nostri mondi, proprio perche' - conclude - rappresentano un surrogato delle nostre vere paure, sulle quali preferiamo non indagare per non dover registrare la nostra impotenza".