Grosseto: Villa (Pdl), Rossi pensa ad una legge ad hoc sui rave party
Firenze, 27 apr. - (Adnkronos) - ''Apprezziamo la volonta' espressa dal Governatore Enrico Rossi di disciplinare, con legge ad hoc, i rave party, ma allo stesso tempo riteniamo inopportuna la mancata partecipazione della Toscana al Sistema di Allerta Nazionale del Dpa (Dipartimento nazionale politiche antidroga). In attesa di una normativa adeguata sul tema, la Regione potrebbe intanto prendere parte a iniziative come quella del Dpa che cercano di intervenire efficacemente per arginare episodi tragici come quelli di Sorano''. Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa. In occasione del dibattito odierno in Consiglio regionale della Toscana, seguito alla comunicazione del presidente della Giunta Enrico Rossi sui drammatici fatti di Sorano, Villa ha dichiarato: ''I gruppi consiliari del Pd e dell'IdV si attivino presso i parlamentari del loro partito perche' sottoscrivano la proposta di legge di rave party presentata tre anni fa dall'onorevole Riccardo De Corato. Alla luce della posizione assunta dal presidente Rossi, credo possano esserci le condizioni perche' la bozza firmata dal vicesindaco di Milano possa raccogliere un consenso trasversale''. ''La necessita' di disciplinare queste feste sembra essere, seppur con diverse accezioni, condivisa. Per questo motivo crediamo utile partire da un punto fermo: la proposta di legge De Corato. Un testo che prevede che i rave party siano autorizzati dal Questore del luogo almeno un mese prima dello svolgimento del raduno. E il Questore, per ragioni di ordine pubblico, puo' impedire che l'evento abbia luogo. A cio' si aggiunge l'autorizzazione del sindaco del Comune ospitante il raduno. E' previsto inoltre - prosegue il consigliere regionale del PdL - che gli organizzatori prevedano la costituzione di un servizio d'ordine, la presenza di una postazione medica dotata di appositi dispositivi sanitari, il servizio antincendio, la fornitura di acqua potabile. Principi che crediamo condivisibili e sui quali confidiamo possano convergere tutti i consiglieri regionali, ai quali chiediamo di farsi interpreti di queste istanze invitandoli a firmare la proposta di legge, senza cedere a sterili polemiche di parte, o peggio a posizioni veterosessantottine'', chiude Villa.