Pasqua: tempo incerto e crisi economica colpiscono turismo Sud Sardegna

Cagliari, 23 apr. - (Adnkronos) - Tra tempo incerto e crisi economica il ponte pasquale non si annuncia roseo per il turismo del Sud Sardegna. Lo anticipano i dati diffusi dalle due federazioni del sistema Confcommercio, la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) e Federalberghi. Secondo la federazione saranno poco piu' di 30mila gli italiani in vacanza che dormiranno almeno una notte fuori casa per Pasqua privilegiando la Sardegna e le sue strutture ricettive (5% in meno rispetto al 2010). Tra questi, oltre il 55% restera' a Cagliari (rispetto all'65% del 2010) e il 10% privilegera' le strutture alberghiere della costa sud-ovest, quali Villasimius (rispetto al 14% del 2010). Per chi restera' a Cagliari, la Sagra di Sant'Efisio sara' la scelta privilegiata (37,6% delle preferenze rispetto al 40% del 2010), seguito dalla visita alla Fiera Campionaria al 29% e la visita alla citta' vecchia. In calo le localita' d'arte maggiori e minori dell'hinterland che toccheranno il 14,7%, mentre il 3,9% andra' in localita' termali e del benessere. La durata media della vacanza, infine, si attestera' sulle 3,5 notti rispetto alle 3,8 notti del 2010. Un'ultima annotazione riguarda gli italiani che non faranno nemmeno un giorno di vacanza a Pasqua. Complessivamente si tratta di circa 50 milioni di persone: il 41,5%, pari ad oltre 20 milioni (rispetto ai 18 milioni del 2010), ha dichiarato di non potersi permettere una vacanza per ragioni economihe. Per chi invece preferira' l'estero, spiccano le capitali europee con il 50,4% dei consensi, seguite dalle localita' di mare con il 22,7% (26,5% nel 2010). L'albergo mantiene la testa della classifica con il 33% delle preferenze (34% nel 2010), seguito dalla casa di parenti o amici con il 21,6% (rispetto al 21%) e dalla casa di proprieta' col 18,8% (rispetto al 20,5%). In leggero calo per gli agriturismo con il 5,6% rispetto al 5,9% del 2010. La spesa media pro capite si aggirera' intorno ai 35 euro, con un menu ricco, ma scontato, che da ora in poi dovra' privilegiare solo ed esclusivamente prodotti sardi. (segue)