25 aprile: al fiorentino Mario Pucci medaglia d'oro al merito civile
Firenze, 23 apr. - (Adnkronos) - ''Allegro, laborioso, religioso''. Tre aggettivazioni per un giovane fiorentino di 20 anni, Mario Pucci, ucciso il 16 giugno 1938 dai fascisti; lui che era iscritto alla ''Gioventu' Fascista'' - per non aver voluto rivelare i nomi delle persone che avevano lanciato manifestini ''sovversivi'', cioe' antifascisti. Quelle persone, Mario Pucci, le conosceva bene: erano suoi amici, anche se di orientamento politico diverso. Sapeva cio' verso cui andava incontro perche' conosceva bene i metodi della squadraccia fascista che lo aveva fermato e che voleva conoscere quei nomi. Il suo corpo fu gettato in Arno e ritrovato tre giorni dopo, presso la pescaia di Santa Rosa. Alla memoria di questo ''bravo e intelligente ragazzo di carattere timido'', il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consegnera' una Medaglia d'Oro al Merito Civile. Una medaglia che ritireranno gli eredi. Partecipera' anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, in una cerimonia che avra' luogo questo 25 aprile 2011 (alle 11) presso l'Altare della Patria, a Roma, in occasione del 66mo anniversario della Liberazione. Fu Ivano Tognarini, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza in Toscana, a scrivere - nel 2008 - all'allora Prefetto di Firenze, De Martino, per appoggiare la richiesta, effettuata dal signor Romano Bechi, affinche' venisse conferita una onoreficienza al Pucci, definito dalle autorita' - ricorda Tognarini - come ''persona di buona condotta morale e politica, di carattere mite e benvoluto da tutti coloro che lo conoscevano, un giovane dedito al lavoro, che amava lo sport e faceva parte del Gruppo Regionale Fascista Guido Fiorini''. (segue)