Libia: armatore Asso 22, e' stato deterrente nave fosse italiana

Napoli, 23 apr. - (Adnkronos) - "Non e' facile avere motivazioni chiare del sequestro, ma l'idea nostra e' che una nave nel porto di Tripoli, battente bandiera italiana con equipaggio italiano, in qualche maniera sia stato un buon deterrente". Lo ha dichiarato l'ad di Augusta Offshore, Mario Mattioli, nel corso di un incontro con la stampa a seguito della liberazione del rimorchiatore Asso Ventidue, sequestrato da militari libici oltre un mese fa. "Le motivazioni reali - ha aggiunto Mattioli - non le conosciamo, e non si sa se le conosceremo mai. Per sapere dell'altro, se eventualmente ce ne fosse, bisognera' aspettare ma ci sono le autorita' competenti che lo faranno". A bordo dell'Asso Ventidue, ha spiegato l'ad di Augusta Offshore, "c'e' sempre stato qualcuno armato, c'erano diversi militari che si alternavano. L'equipaggio ha trascorso un mese facendo il lavoro di sempre, chi era in cucina ha cucinato, quelli addetti alle macchine hanno tenuto tutto in buono stato. Il comandante ha avuto la gestione dei rapporti con le persone libiche che erano a bordo".