Pasqua: Marche, a Cantiano la sacra rappresentazione della Turba (2)

(Adnkronos) - Cantiano abbraccia amorevolmente la Turba e ad essa dedica la propria genialita' creativa. Passa il Carnevale, arriva la quaresima e Cantiano si anima: si aggiustano le scene, si adattano i costumi, i personaggi si preparano nei ruoli e nei dialoghi. Le famiglie si mobilitano, padri madri e figli tornano a vestire gli abiti della tradizione, a scegliere le stoffe, a cucire i modelli, in un sentimento misto di religiosita' ed orgoglio cittadino. La Turba non ha conosciuto interruzioni, tranne che per il periodo bellico, crescendo sempre negli anni. L'attuale messinscena e' l'evoluzione di memorabili edizioni, quella del 1940 voluta da Dante Bianchi, che introdusse le scene e la teatralita' dell'azione e dei linguaggi e quella del 1954, che fu affidata alla direzione di Carlo Vadi, regista pesarese. Truccatori, scenografi e costumisti diedero l'impronta e l'avvio alle edizioni di grande effetto scenografico che, sempre aggiornate e migliorate, richiamano a Cantiano, spettatori sempre piu' numerosi. (segue)