Pirati: D'Amico (Confitarma), situazione gravissima e governo non risponde
Genova, 21 apr. - (Adnkronos) - I pirati attaccano ancora navi italiane ma il governo non risponde. La denuncia e' del presidente di Confitarma, Paolo d'Amico. ''Il sequestro della nave portarinfuse Rosalia D'Amato - afferma d'Amico - e' l'ennesimo attacco dei pirati a una nave italiana che testimonia l'urgenza di misure a difesa della navigazione mercantile da oltre un anno chieste al governo da Confitarma. Ricordo che anche la petroliera Savina Caylyn, sequestrata l'8 febbraio, e' ancora nelle mani dei pirati, e quindi sono 43 i marittimi, di cui 11 italiani, imbarcati su unita' italiane tenuti in ostaggio dai pirati''. ''Nonostante cio', a oggi - prosegue d'Amico - non abbiamo ancora ricevuto alcun riscontro ne' a livello parlamentare, in merito ai cinque disegni di legge parcheggiati da un anno alla Camera e al Senato e concernenti il possibile imbarco di personale armato sulle nostre navi, ne' a livello governativo, in particolare dal Ministro della Difesa, al quale da mesi ho chiesto un incontro urgente per identificare una adeguata strategia di difesa attiva''. ''La situazione - conclude d'Amico - e' molto preoccupante ed e' davvero sorprendente il silenzio delle nostre istituzioni che evidentemente non hanno compreso che il fenomeno della pirateria non e' meno grave della situazione in Libia, e che anzi la combinazione dei due eventi puo' produrre effetti veramente devastanti con danni incalcolabili per il sistema paese''.