Musica: a Siena torna a suonare il Bechstein di Franz Liszt (2)

(Adnkronos) - ''Il concerto di stasera a Siena ha due aspetti molto particolari, il programma e gli strumenti - sottolinea il maestro Michele Campanella - Il programma e' un omaggio all'Abate Liszt, fatto di musica sacra, di raro ascolto, scritta in tarda eta', ma anche un ricordo affettuoso della presenza del grande pianista ungherese a Siena. In particolare spicca tra i brani che verranno eseguiti la "Via Crucis" uno dei suoi massimi capolavori, ancora oggi di sconcertante modernita', che da solo potrebbe capovolgere l'immagine di Liszt che ci e' stata consegnata da una miope tradizione''. ''Gli strumenti sono entrambi eccezionali per un diverso motivo - prosegue Campanella - Il Bechstein del 1859 che fu proprieta' di Liszt, poi di Sgambati e poi del Conte Chigi e' uno strumento che ha accompagnato la vita del compositore in tutti gli anni passati a Roma dal 1861 alla sua scomparsa nel 1886. E' stato conservato gelosamente dall'Accademia Chigiana dal 1938, ma nessuno lo ha potuto ascoltare sino ad oggi. Il secondo strumento e' il meraviglioso Steinway del 1892, ormai mio compagno di viaggio da quindici anni. Un confronto di grande interesse per comprendere come il pianoforte si sia evoluto in quei quarant'anni. Ma al di la' delle evidenti diversita', i due strumenti ci raccontano di un mondo di suoni, se pur ormai lontano,di fascino irresistibile''. (segue)