Nucleare, Veronesi: ''Non va escluso, la ricerca deve andare avanti''
Milano, 20 apr. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Rimango convinto che per risolvere il drammatico problema energetico del futuro dovremo pacatamente valutare i rischi e i benefici di tutte le fonti di energia, senza escludere il nucleare". Lo afferma l'oncologo Umberto Veronesi, presidente dell'Agenzia per la sicurezza sul nucleare, dopo la frenata del governo sul tema, con l'emendamento al decreto Omnibus in discussione al Senato, che di fatto potrebbe portare alla cancellazione del referendum di giugno. L'ex ministro della Sanità auspica inoltre che "la ricerca italiana non si fermi, e non rimanga così esclusa dall'evoluzione scientifica del mondo civile". "La decisione del governo è comprensibile - commenta Veronesi - anche se in controtendenza rispetto alla preponderante strategia mondiale del dopo Fukushima. Io però mi occupo di ricerca scientifica e protezione della salute - precisa - e, come uomo di scienza, devo affrontare gli eventi con razionalità e obbiettività e non con l'emotività indotta dalla paura". Il presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare fa notare infatti che, "alla luce dell'incidente giapponese, la scienza nel mondo sta studiando nuovi elementi di sicurezza e nuove soluzioni, come i reattori di quarta generazione (autofertilizzanti e quindi senza scorie) o le reti di minireattori, più flessibili e sicuri". Da qui l'augurio che la ricerca italiana in materia di nucleare non subisca una battuta d'arresto.