Immigrati: mamma della bimba nata dopo sbarco, la chiamero' Gift/La storia

Palermo, 20 apr. (Adnkronos) - Ha un sorriso timido e un paio di occhi neri carbone. Con il camice bianco cammina lentamente nel corridoio del reparto di Ginecologia dell'ospedale 'Cervello' di Palermo. All'indomani del parto avvenuto a Lampedusa subito dopo lo sbarco da un peschereccio con a bordo 760 profughi, parla per la prima volta Vivian Akhimien, la nigeriana di 24 anni partita dalla Libia con il suo pancione di otto mesi. "Eravamo partiti da neanche 24 ore quando mi sono rotte le acque - racconta all'ADNKRONOS - e' stato molto doloroso, perche' ho iniziato ad avere forti contrazioni. Ero terrorizzata, non tanto per me quanto per la mia bambina". Alla fine il miracolo si e' avverato e la bambina e' nata poche ore dopo lo sbarco a Lampedusa, grazie all'intervento del dottor Pietro Bartolo, direttore del poliambulatorio dell'isola. Vivian, come conferma questa mattina, ha deciso di chiamarla 'Gift' cioe' regalo in inglese. "Per me la nascita della mia bambina e' stato un regalo immenso -spiega- ecco perche' ho decido di chiamarla Gift". E riprendere a raccontare i momenti terribili vissuti sul peschereccio ammassata insieme ad altre 759 persone sistemate in ogni angolo del barcone che rischiava di cadere a pezzi. "Pensavo a mio marito che e' rimasto in Libia -ha detto Vivian- non volevo che la bambina morisse". Per la giovane mamma e' la prima gravidanza. "Il parto e' stato molto difficile -prosegue il racconto- sentivo che la bambina stava per morire, ma per fortuna i medici sono riusciti a farla nascere viva". (segue)