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Caccia alla spia, in tv spopolano le serie sugli 007
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Caccia alla spia) Nelle settimane in cui il Mossad israeliano inanella successi militari epocali, in primis l’utilizzo dei cerca persone per eliminare i terroristi dí Hezbollah, l’Auditel termometro ricettivo di gusti e orientamenti - ci segnala che la prima puntata di Caccia alla spia agguanta nella tarda serata di Rete 4 un bel 7% di share. Le due cose sono collegate? Forse sì. Una spy story dal racconto interessante perché da una parte si focalizza sul coté più controverso della vita degli 007 , dall’altra ne valorizza impegno ed eroismi. La serie Usa è incentrata sulla figura di Erica Shepherd (impersonata da Jennifer Carpenter), ex agente della Cia rea di aver tradito il Paese e aver rivelato segreti importanti al criminale russo Mikhail Tal. A lei però l’Fbi dovrà comunque rivolgersi per avere informazioni proprio su Tal e sulla sua fitta rete di spie. Non son poche le analogie con quanto sta accadendo in Medio Oriente. In primo luogo, la funzione “preventiva” dell’intelligence che riesce ad arginare attacchi e quindi a salvare vite. Indubbiamente, viene descritto un mondo dove circolano figure a volte spregiudicate utili però allo scopo finale, ovvero tutelare le democrazie.
A guardare i dati, il mito della spia coinvolge un audience per lo più maschile ma con un consistente nucleo di donne. E anche tanti immigrati.