Perplessità
Affari Tuoi, cortocircuito del Dottore con Mario: perché l'offerta non ha senso
La febbre dei pacchi del sabato sera. Già, perché Affari Tuoi, il format condotto da Amadeus su Rai 1, non si ferma mai. Neppure il sabato, in cui ci si continua a misurare con i pacchi, appunto, e con la fortuna. La puntata in questione è quella del 4 maggio, dove il pacchista sorteggiato per gareggiare è stato Mario da San Damiano d'Asti, in rappresentanza del Piemonte.
Al fianco di Mario ecco Monica, sua moglie da 18 anni. Il concorrente nella vita è Vigile del fuoco, ragione per la quale durante la puntata sono stati inquadrati dei colleghi presenti in studio. La gara di Mario, però, inizia male: primo pacco eliminato? Quello da 300mila euro, mentre poco dopo sono stati aperti anche quelli da 100mila e da 75mila euro.
A quel punto, ecco che Amadeus per provare a portare un po' di fortuna al concorrente si è fatto passare del sale scaccia-jella da una ragazza presente tra il pubblico. Poi il Dottore: prima offerta da 16mila euro, rispedita al mittente.
La partita, forse per merito del sale, a quel punto prende un'altra piega: aperta una raffica di pacchi blu. Dunque due altre offerte, da 22mila e 29mila euro, altrettanto rifiutate. E ancora: rifiutate le offerte da 36mila euro e da 40mila.
In gioco c'erano ancora i pacchi da 50mila euro e da 200mila. A quel punto, il Dottore offre a Mario 50mila euro. Offerta che lo fa capitolare: "50mila sono 50mila - spiega -. Aggiustano il mutuo, che per noi è importante. È vero che 200.000 lo chiudono e avanzano sicuramente dei soldi, però… 50 mila sono 50 mila euro", spiegava accetando l'offerta.
Insomma, un bel colpo per Mario. Eppure, poi, si è scoperto che aveva in mano proprio il pacco da 50mila euro. E il pubblico, su X così come sul divano, si interrogava sulla strana mossa del Dottore, sul cortocircuito dell'entità impalpabile che anima Affari Tuoi: come mai ha offerto 50mila euro, proprio quelli che Mario aveva nel pacco in mano? Che senso ha? Il Dottore è forse impazzito? Ai posteri l'ardua sentenza.