Nel mirino
L'Eredità, Daniele "gabbato"? "Hanno bevuto il solito": è bufera, chi finisce sotto accusa
Altro giro, altra puntata de L'Eredità e ovviamente altra polemica social. Siamo nello studio del game-show condotto da Marco Liorni su Rai 1, il gioco delle parole misteriose e, soprattutto, della Ghigliottina. La puntata è quella in onda sulla rete ammiraglia di Viale Mazzini nella serata di venerdì 26 gennaio, puntata in cui come campione si afferma Daniele.
Il nuovo campione batte Cesario, a questo punto campione uscente, al gioco del "100 secondi". Una sfida in modo piuttosto netto e che gli permette di qualificarsi al gioco finale, alla Ghigliottina, dove parte con un montepremi potenziale che mette le vertigini: la bellezza di 180mila euro.
Dunque, taglio dopo taglio, Daniele resta a giocare per 45mila euro. Le parole indizio della puntata sono: lasciare, mano, eredità, campione e recupero. Dopo qualche titubanza, ecco che il campione offre la sua risposta: sul cartoncino scrive "tempo". Risposta, però, sbagliata. La soluzione viene snocciolata da Liorni: la parola che collegava tutte le altre e da indovinare era "dati".
Ed è proprio la soluzione a sollevare il consueto polverone su X, il social dove il popolo dell'Eredità commenta in tempo reale quanto accade durante la puntata. Secondo molti, infatti, il legame tra "dati" e le parole-indizio sarebbe piuttosto ballerino, oltre al fatto che ci sarebbero state molte altre soluzioni possibili.
Dunque ecco scatenarsi il tiro al piccione: "Bah, i collegamenti quest'anno mi sembrano veramente poco accettabili, nel senso che la parola non è mai univoca", apre il fuoco un utente su X. "Ma una volta ci stavano altri collegamenti e anche migliori onestamente", aggiunge un nostalgico delle precedenti edizioni. "Mah, parola buttata lì con lo stantuffo", chiosava un terzo. "Potevano essere tante cose...", rincara Riccarda. "Eh, ma gli autori hanno bevuto il solito", chiudeva un ultimo utente picchiando durissimo. Il tutto in attesa della prossima puntata de L'Eredità e, quindi, della prossima polemica.