Game-show

Reazione a Catena, "perché non aprono la busta sigillata?": esplode il sospetto

Reazione a Catena è diventato un fenomeno culturale, che cattura spettatori di tutte le età e sfonda anche tra i più giovani, che passano il tempo cercando di replicare alcuni dei format del game show di Rai 1. Gli ascolti del programma condotto da Marco Liorni continuano ad essere molto alti, non a caso è stato scelto di continuare la messa in onda anche dopo la fine dell’estate e addirittura sono arrivate le prime serate di sabato. Quest’ultima è stata una scelta per consentire a Ballando con le stelle di partire più tardi, riducendo di qualche puntata la concorrenza con l’imbattibile Tu si que vales di Maria De Filippi. 

 

 

Il seguito di Reazione a Catena è così ampio che sui social ormai da tempo si verifica un fenomeno particolare: c’è una serie di utenti che è sempre pronta a criticare il programma, indipendentemente da quello che succede. Al momento a tenere banco è la puntata sulle campionesse Amiche in onda, che sarebbero favorite da catene finali abbastanza abbordabili rispetto a quanto accaduto ai Dai e Dai, amatissimi dal pubblico. “Adesso sta diventando una farsa - scrive Paolo - anche stasera catena finale a livello di scuola dell’infanzia. Coi  Dai e Dai la catena era praticamente impossibile. Poi perché non dimostrare che la parola finale è davvero quella aprendo busta sigillata?”. 

 

 

Duro l’intervento anche di Luciana: “Questo gioco si sta rivelando un po' opaco, le ragazze sono brave ma altre squadre hanno avuto catene con associazioni assurde e illogiche. Probabilmente tra gli autori c'è del campanilismo”. E poi c’è Marina che ha fotografato bene la situazione: “Posso dire una cosa: prima le catene erano difficili e tutti ci lamentavamo, giustamente, ora che sono un po’ più facili ci si lamenta comunque, ma che si vuole?”. Insomma, anche le critiche social fanno ormai parte del gioco.