Simone Antolini e la figlia, rivelazione pesantissima: "Ogni sera, la mia ex..."
La storia di Simone Antolini e di sua figlia Melissa, 5 anni, avuto da giovanissimo, ha conquistato i telespettatori dell'Isola dei famosi. Una volta abbandonato per questioni di salute il reality di Canale 5 e tornato in studio da Ilary Blasi, il ragazzo ha rivelato tutti i dettagli della sua toccante storia, e il suo compagno Alessandro Cecchi Paone, anche lui tornato in Italia, ha ammesso che la loro relazione è sempre stata un "tavolo con tre gambe": il giornalista ha infatti conosciuto la piccola fin da subito ed è disposto ad adottare la bimba per dimostrare che anche le coppie gay possono essere genitori perfetti.
Ora, intervistato da Fanpage, è lo stesso Antolini a ripercorrere le tappe di una vicenda emozionante e complicata. Lui e la sua ex fidanzata non erano nemmeno maggiorenni quando hanno concepito la figlia. "Melissa nasce da una convivenza con la mia ex fidanzata, portata avanti contro il volere dei miei genitori. Lei era appena arrivata in Italia dalla Romania e parlava poco l’italiano. È arrivata nella mia azienda e nella mia vita come un’aiutante. Avevo perso la testa per lei. A 16 anni, contro il volere di tutti, inizio a ristrutturare un appartamento vicino casa. Mio padre e mia madre non erano d’accordo. Ritenevano fosse presto e volevano che completassi gli studi ma io mi impuntai tanto da lasciare la scuola e minacciare un processo per l’emancipazione minorile a 16 anni. Avrei potuto farlo perché già lavoravo in azienda, guadagnavo uno stipendio ed ero indipendente sotto il profilo economico. Alla fine mio padre decise di lasciarmi fare e io e la mia ex andammo a vivere insieme. Melissa l’abbiamo voluta".
Simone riprese gli studi: "Mi mancavano due anni di scuola superiore per cui dovetti recuperare dando esami e pre esami in ogni materia per ogni anno. Il tutto in due giorni. Poco prima della nascita di Melissa, quindi, ammattii tra questi 20 esami, il lavoro, la gravidanza di Valentina (l'ex compagna, ndr) e le visite dalla ginecologa. Dopo l’arrivo di Melissa, con la mia ex restammo insieme per circa un anno e mezzo ma proprio in quel periodo cominciarono a emergere le prime problematiche. La mia ex, che si ritrovò a essere una madre giovanissima, fu vittima di una depressione post partum. Io lavoravo tutto il giorno, mi ero appena diplomato e lei si ritrovò ad allattarla, fare le notti in bianco e prendersi cura della piccola per un anno e mezzo principalmente da sola. Quando entrambi compimmo 19 anni decidemmo di prendere due strade diverse. Ormai non avevamo più niente in comune, a parte la bambina. Io sono riuscito a riprendere in mano la mia vita fin da subito, la mia ex lo sta facendo".
I primi tempi di convivenza dopo la rottura, per cercare di fare il bene della neonata, sono stati traumatici: "Lei usciva ogni sera e tornava la mattina dopo mentre io mi occupavo della bambina. Non essendo sposati, non abbiamo mai portato la questione di fronte a un giudice. Ma ho delle carte che per il bene di Melissa non uso e che ci porterebbero a ottenere la custodia della bambina metà e metà. Ci siamo accordati tra di noi in maniera più o meno pacifica: la bambina la tengo io ma non le nego di vedere la madre. Anzi, ci tengo che la veda. L’ha messa al mondo e l’ha seguita fino al primo anno di vita".