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Aidp: ogni anno 120mila italiani vanno all’estero, 'rete dei talenti'
Roma, 1 ott. (Labitalia) - I flussi di nuova mobilità dal nostro paese verso l'estero coinvolgono ogni anno più di 120 mila italiani. A evidenziarlo è Aidp (Associazione italiana direzione personale), sottolineando che si tratta di cifre che, da un lato, possono preoccupare, per la perdita di così ingenti risorse professionali e soprattutto per la scarsa capacità italiana di attrarre talenti, dall'altro, invece, sono significative della crescita di una formidabile 'rete dei talenti' italiani nel mondo, in grado di contribuire alla promozione del sistema produttivo del nostro Paese. Per valorizzare al meglio queste opportunità, afferma Aidp, occorre interagire anche con le istituzioni italiane e preparare il terreno per un'esperienza di vita e lavoro all'estero 'vincente' sotto tutti i profili. Di questa opportunità si è parlato al convengo nazionale di Aidp International a Bologna, che si è svolto ieri sera presso l’Aeroporto Marconi. La mobilità internazionale del lavoro è da tempo diventata un fattore critico di successo per le aziende che hanno intrapreso la via dell’internazionalizzazione. Internazionalizzare non è delocalizzare, avverte Aidp. L’internazionalizzazione del business significa 'investimenti diretti esteri' (Ide), il vero motore della crescita delle imprese che si muovono nell’ambito di una visione globale. Il coordinamento tra Ide e visione globale non penalizza, secondo Aidp, ma sviluppa l’occupazione del paese dove ha base la capogruppo che vede evolvere e mutare nel tempo la propria funzione e missione, sviluppando una nuova e più articolata domanda di lavoro. Gli attori di riferimento degli Ide sono, appunto, gli espatriati, manager e tecnici specializzati che l’azienda internazionale invia nelle regioni internazionali dove il business si è andato a sviluppare. Le aziende hanno bisogno di talenti e il talento trova spesso un proprio habitat nel manager internazionale. La gestione degli espatriati è in tal senso diventato uno dei challenge chiave nell’ambito dei quali aziende e direzioni Hr vanno con regolarità a misurarsi. Secondo i dati di una ricerca del 2018 promossa da Eca in collaborazione con Aidp e Università Statale di Milano, in Italia sono circa 140mila i manager da e per l’Italia che si muovono nell’ambito di progetti e carriere di tipo internazionale. “Il tema della mobilità internazionale - spiega Raffaele Credidio, vicepresidente nazionale Aidp - si trasforma insieme alle dinamiche economiche e sociali, abbraccia un numero crescente di professioni e allarga il range della seniority. Ogni cambiamento è una potenziale sfida per l'ecosistema aziendale che, a fronte degli spostamenti delle persone, aggiorna i propri equilibri, arricchisce la cultura manageriale che la caratterizza e scopre nuove dinamiche nell'incrocio di abitudini e tradizioni dei diversi paesi. In tutto questo è compito degli Hr facilitare un'esperienza che può ampliare le competenze e lo spessore professionale delle persone e dare loro la possibilità di scegliere il proprio futuro lavorativo su scala globale". "Aidp International, gruppo nato all’interno dell’associazione nazionale, ha l’obiettivo di mettere a conoscenza dei propri colleghi e di tutti i professionisti delle Risorse umane quanto sia importante affacciarsi a queste dinamiche per poterle guidare e incoraggiare, piuttosto che inevitabilmente subirle, visto che il mondo oggi non può sfuggire da una incalzante globalizzazione che da anni caratterizza tutti i mercati qualsiasi sia il settore di applicazione. Con questo evento Aidp International inaugura un percorso che ha l'obiettivo di accorciare le distanze e accrescere le conoscenze in questo ambito da parte di chi opera nelle direzioni Hr".