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Elezioni, Alessandrucci (Colap): "Basta promesse mirabolanti"

Roma, 14 feb. (Labitalia) - "Basta promesse mirabolanti. Mi attendo proposte serie che tengano conto dei reali fabbisogni e che evidenzino anche le dovute coperture. Vorrei sentire parlare di politiche strutturali e non di bonus, vorrei che qualcuno avesse il coraggio di proporre un programma serio di riforme che tocchi con audacia cosa non 'funziona' evidenziando anche il 'costo' delle riforme". Così, in un'intervista a Labitalia, Emiliana Alessandrucci, presidente del Colap, Coordinamento libere associazioni professionali, parlando delle aspettative in vista delle elezioni. "Invito sempre -chiarisce- a diffidare da chi ci promette più servizi, più equità, diminuzione del cuneo fiscale, redditi più alti etc, senza spiegare gli oneri nascosti o espliciti di queste innovazioni. E mi aspetto anche una cittadinanza più matura che non voti per l'albero della cuccagna, ma per un programma serio capace di fare i conti con le congiunture economiche che stiamo attraversando". "Il Colap, per facilitare la politica, ha preparato -ricorda- un programma 2014/2021 fatto di proposte interne (ovvero relative al rafforzamento organizzativo delle associazioni) ed esterne #Ccresce che verranno presentate il 23 febbraio, alle 14,30, alla sala stampa della Camera. Inviteremo tutte le forze politiche per chiedere prima ascolto e poi confronto. Perché la nostra sfida non è solo il raggiungimento degli obiettivi prefissati, ma soprattutto come intendiamo raggiungerli: con autorevolezza, dialogo costante e determinazione". "In quest'ultima legislatura -continua Emiliana Alessandrucci- le professioni associative hanno ricevuto un'attenzione mai avuta prima, abbiamo ottenuto il Jobs act del lavoro autonomo e una serie di provvedimenti previdenziali e fiscali molto importanti. Ma l'approccio è sempre stato timido e poco audace: manca ancora la vera spinta alla competitività delle professioni; tra l'altro, la si poteva realizzare anche attraverso provvedimenti a costo zero". "Deludenti -ammette- i colpi di coda della legislatura: nuovi ordini professionali e nuove forme di regolamentazione. Un ritorno al passato che rischia di annullare gli effetti benefici dei provvedimenti precedenti. Il nostro programma andrà a ripresentare le proposte a costo zero fattibili e ad effetti immediati sulla competitività". "Il futuro dei professionisti -sottolinea la presidente del Colap- è il futuro dell'Italia e viceversa: siamo una parte integrante, attiva e vivace di questo Paese. Se crescerà l'Italia cresceremo noi, e noi cresceremo per far crescere il Paese. Abbiamo bisogno di una maggiore spinta alla crescita e alla internazionalizzazione: i grandi studi professionali arrivano in Italia, mentre i nostri professionisti fanno fatica a dirigersi fuori. Il mio unico timore è che ci si ritrovi in una situazione di ingovernabilità o di equilibri politici instabili che non permetterebbero la realizzazione delle riforme urgenti. Ma il mio hashtag era e rimane #sonofiduciosa".